Cuochi. Due chef milanesi, uno d’adozione, che stimo, Davide Oldani e Andrea Berton, entrambi stellati (ma meritevoli di un seconda stella per chi scrive) hanno avuto il riconoscimento al loro lavoro e alla carriera. Oldani ha avuto i 4 Cappelli (massimo cinque) dalle Guide dell’Espresso 2018 ed è stato inserito alla 27ª posizione nel The Best Chef Awards, che segnala i migliori 300 cuochi del mondo per The Best Chef. A 15 anni dall’apertura del D’O e a due dall’inaugurazione del nuovo progetto è una meritata soddisfazione per Davide, la sua proposta innovativa e spesso radicale, è tra gli chef che hanno una storia uno di quelli che osano di più, la materia prima e le stagioni, una visione aperta al futuro. E i suoi collaboratori che alternano sala e cucina in quella che
vuol essere la casa aperta al cibo e alla sua cultura.

Andrea Berton è stato invece premiato a Firenze, dopo la presentazione della Guida dell’Espresso, dall’AD di Vranken-Pommery Mimma Posca e dal direttore Enzo Vizzari con “Il Piatto dell’Anno” e un Jeroboam di Cuvée Louise Grand Cru 1995, con etichetta speciale dedicata al famoso Chef. Berton, cresciuto come Oldani da Gualtiero Marchesi in Bonvesin de la Riva, ha presentato la sua Lasagna di Piccione anche nel menu al Four Seasons fiorentino, dopo il Risotto dell’Anno 2019 di Antonio Guida (Ristorante Seta) con il “all’anice stellato con polvere di cavolo nero”. Tantissima Milano, dove si era svolta anche la cerimonia dei The Best Chef Awards. Come sempre.