Esaminando il modo di camminare con la baropodometria elettronica 3D si può individuare l’origine dei disturbi della postura con una precisione mai raggiunta prima. Lo afferma Piero Galasso, ricercatore biomeccanico e direttore scientifico Diasu Sani Corporate, azienda che nella sua sede di Roma per un giorno (giovedì 7 marzo) offrirà test gratuiti a quanti vorranno sottoporsi ai controlli della postura (prenotazioni al numero 06-8537141). L’annuncio dell’iniziativa porte aperte è venuto al congresso internazionale di posturologia clinica a Roma. Si parla tanto di colonna vertebrale, equilibrio e postura, per la prima volta ora si sta sperimentando un programma di prevenzione aperto a tutti, per ridurre l’incidenza dei disturbi posturali nella popolazione, soprattutto nella fascia giovanile, e per dare maggiore visibilità a una disciplina che spesso rimane in secondo piano.

Tra i relatori al congresso che si è concluso ieri nella Capitale citiamo Bernard Bricot, chirurgo ortopedico, presidente del College International d’Etude de la Statique di Marsiglia; Ciro Villani, ordinario di malattie dell’apparato locomotore all’Università di Roma, La Sapienza; Philippe Villeneuve, presidente dell’Associazione di posturologia internazionale; Raoul Saggini, ordinario di medicina fisica e riabilitativa all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti; Fabio Donelli, specialista in ortopedia, medico legale, già docente all’Università di Milano.

«La disfunzione posturale sarà presto definita una patologia a tutti gli effetti, perché è all’origine di una serie di disturbi che vanno dal mal di schiena al mal di testa e può essere causata persino da una cattiva occlusione dei denti». Questo il giudizio di Fabio Di Carlo, componente del tavolo tecnico istituito dal ministero della Salute per definire le linee guida nazionali su misurazione e classificazione della postura.

Le apparecchiature consentono la valutazione posturale globale attraverso test dai nomi insoliti: baropodometria, morfometria a immagini e stabilometria. Ne possono beneficiare università, aziende sanitarie, ospedali, ambulatori, istituti di fisioterapia e centri sportivi.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale