Manteniamoci informate! La campagna di sensibilizzazione sul tumore ovarico che attraversa l’Italia prosegue anche nel mese di luglio, e dal Lazio si sposta nelle Marche. Durante la conferenza stampa web gli specialisti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona hanno risposto alle domande più frequenti delle pazienti.

Ogni anno, nelle province marchigiane, si registrano, secondo le ultime stime, oltre 150 nuovi casi di tumore ovarico, e sono diverse centinaia le donne in terapia. La campagna, promossa da Fondazione AIOM insieme ad ACTO Onlus, LOTO Onlus, Mai più sole e aBRCAdabra, e sostenuta esclusivamente da GSK, pone l’accento sull’importanza della diagnosi precoce, sull’impiego appropriato dei farmaci innovativi che stanno migliorando sopravvivenza e qualità di vita, e sull’importanza dell’ aderenza alle terapie.

«L’informazione è uno strumento fondamentale nel caso del carcinoma ovarico in quanto permette di scoprire in tempo il tumore – ha affermato la professoressa Rossana Berardi, ordinario di oncologia medica all’Università Politecnica delle Marche – fortunatamente la ricerca in questi ultimi anni ha sviluppato farmaci innovativi anche per una patologia ‘difficile’ come il tumore ovarico che spesso viene diagnosticato in fase avanzata a causa della aspecificità dei sintomi e della mancanza di screening».

Informazione, diagnosi tardiva, familiarità, terapie, aderenza e qualità di vita sono i temi ricorrenti. Nell’iniziativa sono coinvolti ginecologi, oncologi, ricercatori e psicologi hanno risposto alle domande e ai dubbi delle donne e delle pazienti marchigiane. Sul sito della campagna www.manteniamociinformate.it sono riportate ulteriori informazioni in merito.