Al via la fase di selezione delle nomination del Cancer Policy Award, un premio tutto italiano dedicato alle buone politiche in sanità promosso dai volontari delle 46 associazioni del Terzo Settore riunite nel gruppo La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere. La kermesse, giunta alla sua quinta edizione, intende segnalare al grande pubblico le iniziative più significative realizzate da deputati e senatori, ministri, assessori, consiglieri (quindi governo, regioni, commissioni, ma anche europarlamentari e rappresentanti delle istituzioni con sede a Bruxelles) che si sono adoperati con atti legislativi di particolare rilievo per migliorare la qualità di vita e la presa in carico del paziente oncologico.

 

«L’idea del Cancer Policy Award – ha scritto Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna Onlus – è quella di dare il giusto riconoscimento all’impegno della buona politica, che nel portare avanti la lotta ai tumori, e la ricerca sul cancro, si batte per i diritti dei pazienti. Siamo consapevoli che a causa del coronavirus ci sono stati forti rallentamenti, con ritardi negli screening e nei trattamenti, ma siamo in ripresa fortunatamente».

 

I riconoscimenti del Cancer Policy Award verranno conferiti da una giuria presieduta da Annamaria Mancuso, e della quale fanno parte Maria Emilia Bonaccorso (Ansa), Filippo de Braud (Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano), Barbara Gobbi (Il Sole 24 Ore), Nicola Lupo e Antonio Nuzzo (LUISS Guido Carli), Angela Piattelli (SIPO – Società Italiana di Psico-Oncologia), Federico Spandonaro (Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità CREA), Marco Vignetti (Fondazione Gimema, AIL Associazione italiana leucemie, linfomi e mieloma multiplo).

 

Le categorie del Cancer Policy Award (info su www.salutebenedadifendere.it) sono legate alla migliore presa in carico, assistenza e cura delle persone con tumore, con particolare riferimento ai temi dell’Accordo di Legislatura messo a punto nell’ambito delle attività del Gruppo: dall’attuazione delle Reti Oncologiche ed Ematologiche regionali e del Registro tumori nazionale alla messa a punto e adozione di PDTA (percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, istituiti per uniformare le politiche sanitarie nelle diverse regioni). Altre categorie riguardano l’accesso agli screening per la diagnosi precoce al riconoscimento ufficiale della psico-oncologia; dall’accesso ai test diagnostici molecolari e alle nuove terapie, fino al riconoscimento del diritto all’oblio e alla tutela giuslavoristica dei pazienti, per arrivare al coinvolgimento delle Associazioni di pazienti nei tavoli decisionali riguardanti la salute in oncologia.