La città di Firenze diventa per tre giorni la capitale degli infettivologi italiani. Si celebra qui infatti, dopo un prologo a Pisa, il congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) con oltre mille specialisti provenienti da tutta Italia. In scaletta temi come la profilassi, diagnosi e trattamento delle infezioni virali e batteriche, la prevenzione delle infezioni ospedaliere, le malattie trasmesse da vettori e l’immunizzazione. Saranno anche presentate ricerche sperimentali ed esperienze cliniche relative alle malattie infettive emergenti, alle epatiti, all’HIV e all’antimicrobicoresistenza.

 

Claudio Mastroianni, presidente degli infettivologi italiani, sottolinea l’importanza di affrontare le nuove sfide delle malattie contagiose, considerando l’impatto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione: il professore afferma che la ricerca in questo ambito è fondamentale per fronteggiare le nuove emergenze.

 

I presidente del congresso Simit sono Alessandro Bartoloni, Professore Ordinario Malattie Infettive, Università di Firenze; Massimo Antonio Di Pietro, direttore dell’Ausl Toscana centro – struttura operativa complessa Malattie infettive 1; Marco Falcone, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università di Pisa; Danilo Tacconi, Direttore Malattie Infettive – Arezzo e Responsabile Medicine Specialistiche presso l’Azienda Usl Toscana Sud Est.

 

Sono in programma, tra le altre, sessioni dedicate alla formazione e alla costruzione di una rete estesa tra Simit, altre società scientifiche, istituzioni e associazioni dei pazienti. Grande attenzione per il Covid-19, di cui proprio in questi giorni si sta verificando una nuova crescita dei casi: Simit sta lavorando con i medici di famiglia Simg e i medici d’emergenza Simeu per una nuova presa in carico dei pazienti, favorendo l’uso di antivirali e di vaccinazioni per i pazienti fragili, a cui si affiancano nuovi studi sul Long Covid.

 

Gli infettivologi italiani sono in prima linea anche nella lotta contro l’antimicrobicoresistenza e le infezioni correlate all’assistenza sanitaria, attraverso progetti come RESISTIMIT e INSIEME, che mirano alla creazione di una rete nazionale di infettivologi e all’utilizzo di tecnologie predittive per diagnosi e terapie. Inoltre, l’organizzazione si impegna nella prevenzione dell’HIV, con la facilitazione dei test sul territorio e la sensibilizzazione sulla necessità di vaccinazioni, soprattutto per i pazienti fragili.