Bambini e attività motoria, quali sono gli sport giusti nelle diverse epoche dell’infanzia? A questa domanda risponde una guida realizzata dagli specialisti della Società italiana di pediatria (Sip) pensata per aiutare le famiglie, i genitori, ad avviare i bambini all’attività sportiva in modo naturale appropriato. La guida sarà presentata in occasione del congresso di pediatria che si apre dopodomani a Bologna.

“La premessa è che lo sport deve rispettare le inclinazioni del bambino, non ne esiste uno migliore in assoluto, deve essere divertente e vario, all’aria aperta oppure in un ambiente non inquinato, ha scritto Attilio Turchetta, responsabile Medicina dello Sport, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma. Per garantire uno sviluppo armonico del bambino lo sport dovrebbe differenziarsi a seconda della fascia d’età, “privilegiando nei primi 4-5 anni di vita sport che favoriscono la presa di coscienza del corpo nello spazio”.

Fino ai 7-8 anni, prosegue l’esperto, sono adatte le attività individuali quali atletica leggera (marcia, corse, salti, lanci) o ginnastica che aiutano a migliorare la coordinazione neuromotoria e “in seguito sport di squadra e discipline più specializzate. Importante ricordare che nel caso di sport che sollecitano la schiena, in modo particolare, come danza e ginnastica artistica, è utile abbinare una pratica in grado di compensare gli eventuali squilibri di postura“. Dai 3 anni, secondo i pediatri, il nuoto va bene.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute Benessere