Lo sport è una risorsa per l’Europa, promuove l’inclusione e il benessere degli individui, ha un impatto positivo in termini socio-economici, culturali e sanitari. Agisce come un volano per la coesione sociale, ha la capacità di educare al rispetto delle regole e coinvolge emotivamente le persone.

 

Il Comitato delle Regioni dell’Unione Europea ha recentemente approvato un parere d’iniziativa che sottolinea l’importanza dello sport e invita a prendere misure concrete per supportarlo. Questo parere è stato discusso in un convegno presso Spazio Europa, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, evento promosso in collaborazione con diverse organizzazioni, tra cui l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e l’Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città.

 

Il parere d’iniziativa del Comitato delle Regioni dell’UE propone diverse raccomandazioni per promuovere un modello sportivo europeo basato su principi e valori fondanti. Al primo posto figura quella di favorire l’accessibilità allo sport per tutti i cittadini, di favorire la relazione tra sport, lavoro e scuola, rafforzare la cultura sportiva e promuovere l’attività fisica come strumento per il benessere. Inoltre, si pone l’attenzione sull’importanza di razionalizzare i processi normativi che disciplinano il settore e di promuovere la sostenibilità e l’innovazione digitale nel mondo dello sport.

 

Il documento invita anche gli Stati membri a istituire programmi nazionali mirati a favorire l’invecchiamento attivo e lo scambio intergenerazionale attraverso lo sport. Inoltre, chiede alla Commissione Europea di valutare l’opportunità di escludere temporaneamente dagli investimenti del nuovo Patto di stabilità gli investimenti per lo sport ad alto tasso di generatività finanziaria e sociale. Questo permetterebbe di potenziare e ammodernare le infrastrutture sportive europee, con particolare attenzione a quelle locali e regionali, in collaborazione con gli enti locali e regionali.

 

Infine, il parere sottolinea l’importanza di una mappatura completa degli impianti sportivi esistenti, sia fisica che digitale, per rendere più accessibili e utilizzabili queste strutture a tutti i cittadini. Inoltre, evidenzia l’importanza di incentivare le imprese e gli ambienti lavorativi a promuovere lo sport tra i propri dipendenti, attraverso misure di incentivazione o defiscalizzazione.

 

Lo sport è un valore fondamentale per la società e può contribuire a consolidare un modello italiano e europeo, come afferma Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani. Per questo è necessario investire nell’ammodernamento delle infrastrutture non solo per il Pil, ma anche per il ruolo sociale che esse svolgono. Abodi sottolinea l’importanza della collaborazione tra governo nazionale e regionale, auspicando la creazione di una struttura di confronto permanente con gli assessorati.

 

Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, ribadisce che lo sport è uno strumento di inclusione che favorisce la crescita personale e migliora le relazioni. Investire nello sport significa anche dare attuazione alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, garantendo il pieno accesso alle attività sportive e alle strutture che le ospitano.

 

Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Capo delegazione italiana del Comitato delle Regioni dell’UE, riconosce il ruolo strategico degli enti locali e regionali nel promuovere la pratica sportiva. Secondo Cirio, lo sport ha un impatto significativo sulla coesione sociale, sulla salute e sul welfare delle comunità.

 

Anche Roberto Pella, Vicepresidente vicario ANCI e Membro Commissione SEDEC del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, evidenzia l’importanza di riconoscere lo sport come strumento essenziale di politica pubblica e attore di comunità. Pella afferma che lo sport rappresenta un’infrastruttura sociale unica che incarna i valori su cui si basa l’Unione Europea.

 

“Abbiamo uno dei più bassi investimenti nello sport in Europa e anche nella sanità – ha commentato da parte sua Giovanni Malagò, presidente Coni – da qui al 2050 i numeri sono drammatici; oggi siamo dei colossi come risultati sportivi, siamo primi in Europa ma non si potrà andare avanti così. Il materiale umano ci sarà sempre meno, siamo invecchiati e abbiamo dinamiche sulla natalità che conosciamo bene”.

 

Tutte le dichiarazioni evidenziano l’importanza dello sport nella società, non solo dal punto di vista economico ma anche sociale, culturale e sanitario. È necessario investire nel capitale umano, nelle infrastrutture e negli impianti, promuovere l’inclusione e mettere lo sport al centro dell’agenda politica, per trarre vantaggio dai suoi benefici a livello individuale e collettivo.