L’Herpes zoster, noto comunemente come Fuoco di Sant’Antonio, è una malattia che colpisce persone in età adulta, ma ancora oggi molti ignorano le cause di questa sintomatologia e i rischi che comporta. Un sondaggio globale commissionato da GSK ha evidenziato che in Italia due persone su dieci non sanno ancora cosa sia esattamente l’Herpes zoster, e molti credono erroneamente che sia una infezione contagiosa.

 

Contromisure

Il rischio di andare incontro alle complicanze dell’Herpes zoster è particolarmente elevato per gli adulti di età pari o superiore ai 50 anni, che rappresentano un gruppo a rischio. Si sottovalutano le difficoltà della cura del Fuoco di Sant’Antonio, è bene comprendere l’utilità della prevenzione attraverso la vaccinazione.

 

Francesco Vitale, ordinario di Igiene presso l’Università di Palermo, ha sottolineato da parte sua l’importanza di rivolgersi al medico di fiducia per ricevere informazioni sull’Herpes zoster e adottare le contromisure necessarie, a maggior ragione per le persone fragili considerate a rischio.

 

Dopo aver contratto la varicella, il virus rimane latente nel corpo umano e può riattivarsi in età adulta, o nella vecchiaia, nei momenti di particolare stress o indebolimento. La profilassi è contemplata nell’ambito del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale.

 

Somministrazione

Oggi come oggi il vaccino ricombinante adiuvato (RZV) è indicato per tutti gli adulti di età pari o superiore a cinquanta anni, ma può essere somministrato anche agli individui di età inferiore se presentano un rischio elevato. È opportuno sottolineare che la vaccinazione è gratuita e rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), quindi è disponibile per tutti quelli che ne hanno bisogno. Si consiglia di informarsi sulle modalità di somministrazione ascoltando il medico di famiglia o rivolgendosi presso i centri vaccinali delle aziende sanitarie.

Il vaccino RZV è in grado di proteggere non solo dall’Herpes zoster, ma anche dalla dolorosa nevralgia post-erpetica (NPE), una complicanza che può verificarsi dopo un episodio faticoso, stressante, o che indebolisce le difese naturali dell’organismo per cause secondarie, in tutti questi casi il virus della varicella rialza la testa e si manifesta in tutta la sua irruenza.

 

Shingles Awareness Week

Secondo Sara De Grazia, responsabile medico scientifico GSK Area Vaccini, il 90% degli adulti ha già contratto il virus della varicella e quindi è potenzialmente esposto, a rischio di sviluppare la dolorosa nevralgia post-erpetica. Dunque la prevenzione con la vaccinazione è basilare per proteggere la propria salute.

Favorire la comprensione dell’impatto dell’Herpes Zoster, il famigerato Fuoco di Sant’Antonio, sulla vita delle persone e dei pazienti fragili, e favorire il confronto sulle complicanze di questa patologia sono gli obiettivi della Shingles Awareness Week, settimana globale di sensibilizzazione promossa in tutto il mondo, in collaborazione con l’International Federation on Ageing (IFA), dal 27 febbraio al 5 marzo.