Alla pari con i prodotti di marca, ma venduti a minor prezzo. Parliamo delle case farmaceutiche che producono medicinali efficaci appartenuti alla concorrenza e che, una volta scaduti i brevetti, esaurita la fase di ammortamento degli investimenti iniziali per la ricerca, sono riproposti a un prezzo abbordabile, anche da chi non deteneva la licenza all’origine. Naturalmente ci confondiamo sempre, tra farmaci equivalenti, similari, generici, tra molecole di sintesi e biologici, sembrano sinonimi e possono trarre in inganno, ma i risparmi, quelli, sono inconfondibili.

È una crescita lenta ma costante quella dei medicinali generici, arrivati in Italia 20 anni fa. Nel primo semestre di quest’anno rappresentano il 22% dei consumi in farmacia, in crescita del 5,7%. Ma resta un divario tra regioni del Nord e del Sud e un divario con il resto d’Europa. A segnare una crescita di quasi il 28%, sono i farmaci biosimilari, efficaci nella cura di malattie autoimmuni e tumori. Le ultime tendenze in materia sono contemplate nel report di Assogenerici.

In grado di far risparmiare sia i consumatori che il Servizio Sanitario Nazionale, i farmaci generici hanno potuto contare su numerose new entry a seguito delle scadenze dei brevetti avvenute l’anno scorso. Ma il nome commerciale sulle etichette dei farmaci, quello reclamizzato, fa ancora presa, sono ancora tanti gli italiani che ogni anno pagano qualcosa come 561 milioni di euro di differenza di prezzo per ottenere il farmaco griffato a brevetto scaduto, invece del generico corrispondente. Una vecchia storia, pensano che pagando un prezzo maggiore possano ottenere un vantaggio in termini di valore.

Nel primo semestre di quest’anno le prime dieci molecole biosimilari in commercio sul mercato italiano sono state Epoetine, Filgrastim, Somatropina, Follitropina alfa, Infliximab, Insulina Glargine, Etanercept, Rituximab, Enoxaparina e Insulina Lispro, per un totale di 45 prodotti che assorbivano il 12% dei consumi nazionali contro l’88% detenuto dai corrispondenti originator.

Eppure, la spesa farmaceutica cala anche grazie al fatto che sempre più farmaci utilizzati a carico del SSN sono medicinali a brevetto scaduto. «Con le nostre aziende, sottolinea Enrique Hausermann, presidente Assogenerici, consentiamo di curare più persone a parità di risorse».

Curare più persone e contrastare il mancato accesso alle cure è anche l’obiettivo delle Farmacie di strada, progetto che prevede la dispensazione di farmaci a persone bisognose che non possono permetterseli. Il Banco Farmaceutico gestirà la raccolta e la distribuzione dei farmaci donati da cittadini e aziende, mentre farmacisti volontari distribuiranno i prodotti.

“Ritengo che i progetti e le iniziative portate avanti qui rappresentino un pregevole esempio di lungimiranza oltreché un validissimo strumento a sostegno del Sistema sanitario nazionale”. Così il ministro della Salute, Giulia Grillo, in un messaggio rivolto all’assemblea AssoGenerici a Roma.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

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