Diagnosi precoce dei tumori, cure tempestive e politiche sanitarie lungimiranti. La quarta edizione dell’ European Cancer Forum, in programma oggi a Bruxelles, insiste su questi tre concetti chiave, finalizzati a migliorare l’uniformità di trattamento nei pazienti oncologici in tutto l’ambito europeo.

 

Genetica, fumo e inquinamento

Si guarda in particolare ai progressi che si stanno profilando nei riguardi del tumore al polmone, senza peraltro trascurare il cancro mammario e i tumori femminili, il carcinoma della prostata, del colon retto, e via dicendo. Ma i riflettori quest’anno, come detto, sono puntati principalmente sul polmone, le politiche di prevenzione, la genetica, i programmi antifumo e di riduzione del danno da consumo di tabacco, il ruolo sostenuto dalle polveri disperse nell’aria, gli inquinanti chimici e industriali che respiriamo, e in senso lato le lesioni all’apparato respiratorio dovute all’inquinamento atmosferico. Mentre guardiamo ai progressi della ricerca sul cancro dobbiamo ricordare che anche gli screening mirati e i test genomici sono importanti, i primi per intercettare forme trattabili, i secondi per individuare le mutazioni sulle quali fare leva con una terapia vincente.

 

Call to action

Dunque investire in sanità significa ripartire dai programmi di screening oncologico, ma dopo la diagnosi occorre passare all’azione (“call to action”) senza esitare e senza lasciarsi indietro le persone meno fortunate. Ricerca sul cancro e assistenza devono andare di pari passo con la politica sanitaria e con il ruolo guida del ministero e delle regioni. L’appuntamento con l’ European Cancer Forum si pone su un piano internazionale richiamando l’attenzione dei decisori politici e dei clinici, dei ricercatori e degli stakeholder. Promossa da MSD in collaborazione con Lung Cancer Europe (Luce) e con l’Istituto svedese di economia sanitaria, l’edizione 2022 guarda nondimeno all’ innovazione nei sistemi sanitari e alle strategie di salute pubblica in tutti i contesti.

 

Barriere da abbattere

La diagnosi precoce, lo screening e la terapia tempestiva possono fare la differenza, in termini di esiti, tra successo e insuccesso nelle cure. “Sfortunatamente – ha detto ieri in conferenza stampa Thomas Hofmarcher, direttore della ricerca presso lo Swedish Institute for Health Economics – molti malati di cancro restano esclusi dalle cure più efficaci in Europa. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che sono stati diagnosticati troppo tardi, oppure che l’organizzazione sanitaria ha mostrato i suoi limiti nella capacità di selezionare i pazienti candidabili ai trattamenti. Abbiamo identificato le barriere – ha concluso Hofmarcher – ora è il momento di abbatterle”.

 

Lotta ai tumori

Riassumendo, gli obiettivi dichiarati dell’ European Cancer Forum quest’anno sono tre. 1) Intercettare in anticipo i segni inequivocabili dell’insorgenza del cancro per arrivare a gestire più casi clinici in fase iniziale (early stage cancer diagnosis and treatment). 2) Garantire che i tassi di trattamento del cancro siano i migliori possibili per tutti i tipi di cancro (ensuring treatment rates in cancer are the best they can be for all cancers across the whole of Europe). 3) Sostenere gli obiettivi del piano europeo di lotta ai tumori attraverso una azione capillare nazione per nazione (developing and implementing National Cancer Control Plans in each and every country to support the goals in Europe’s Beating Cancer Plan).

 

Lung Cancer Europe

In questa cornice, il fattore tempo è la variabile che può fare la differenza tra la guarigione e la cronicizzazione di una neoplasia. “Spesso può risultare frustrante apprendere che una immunoterapia o una target therapy è disponibile in una nazione confinante in Europa” ha commentato sempre ieri in conferenza stampa Ewelina Szmytke, vicepresidente Lung Cancer Europe, citando in particolare l’esempio dei trial in Polonia e le difficoltà oggettive della vicina Ucraina.

 

Equità e sostenibilità del sistema

Per passare dalle parole ai fatti, l’ European Cancer Forum ha elaborato un documento denominato “Call to Action” sottoscritto da decisori, organizzazioni del terzo settore e sanitari, che identifica le priorità concrete da mettere in atto per rendere effettiva l’equità di accesso alle cure e la sostenibilità del sistema, istanze contenute nell’ Europe’s Beating Cancer Plan: migliorando l’accesso alle cure, ponendo la giusta attenzione al ruolo della diagnosi precoce e all’approccio personalizzato. I lavori sono presieduti da Cristian Bușoi, Chair of the Industry, Research and Energy Committee in the European Parliament.

 

Diagnosi trascurate

La Call to Action sull’oncologia in Europa è un invito, una raccomandazione articolata per punti, definita in occasione di una tavola rotonda al Parlamento Europeo il 25 ottobre scorso. L’invito all’azione, sostenuto da MSD in Europa (Merck negli Usa e in Canada) si basa sul rapporto intitolato “Diagnosticato ma trascurato: come migliorare l’accesso dei pazienti al trattamento avanzato del tumore al polmone in Europa”, indagine che ha individuato significative disparità, come numeri e come tipologia, nei tassi di trattamento del cancro polmonare non a piccole cellule (NSCLC) che rappresenta l’85% dei casi di tumore al polmone in tutta Europa.

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