L’endometriosi è una patologia che, secondo le stime, coinvolge il 15% delle donne italiane. Per sensibilizzare istituzioni, associazioni e cittadini sull’endometriosi, si è tenuto a Roma l’evento “Dare voce al silenzio: prevenire e affrontare l’endometriosi”, presso la sala Caduti di Nassiriya del Senato. Uno studio condotto da SWG ha mostrato l’importanza di promuovere programmi finalizzati alla diagnosi precoce. Serve un impegno concreto da parte delle istituzioni, delle aziende e delle associazioni per sostenere quante convivono con questa malattia.

 

Numeri

Una donna su quattro, tra i 35 e i 55 anni, ritiene che siano necessarie azioni di sensibilizzazione all’interno delle aziende per evitare pregiudizi sul posto di lavoro, il 51% delle intervistate individua nello smart working una soluzione ideale per favorire l’inclusione lavorativa, il 33% chiede più giorni di congedo retribuito, il 24%, vorrebbe avere un aiuto economico per sostenere le spese sanitarie e il 23% richiede azioni concrete per evitare pregiudizi. l`82% sa che deve seguire precise terapie farmacologiche e il 62% che dovrà assentarsi dal lavoro/scuola nei giorni nel periodo mestruale. Il 35% è consapevole che potrebbe far ricorso alla procreazione medicalmente assistita.

 

Commenti

Alla presentazione dell’indagine, convocata su iniziativa del senatore Andrea De Priamo, sono intervenuti tra gli altri Paola Accornero di Carrefour Italia, Riccardo Grassi e Giulia Costantini di SWG, Ilenia Malavasi (Commissione Affari Sociali della Camera).

“L’endometriosi – ha dichiarato Nicoletta Orthmann, direzione medico scientifica Fondazione Onda – è una patologia femminile che, seppur benigna, può avere un impatto significativo non solo sulla salute sessuale e riproduttiva, ma anche sul benessere psico-fisico e sulla qualità della vita di tante donne. La diagnosi precoce è cruciale, ma viene spesso formulata a distanza di anni dalla comparsa dei primi sintomi. È necessario fare cultura su questo tema, educando fin dalla giovane età alla prevenzione, sensibilizzando le donne a non rassegnarsi al dolore e incoraggiandole a rivolgersi agli specialisti di riferimento per poterne comprendere la causa e identificare gli interventi terapeutici più appropriati”.

“Troppe persone, affette da endometriosi – ha precisato da parte sua Elena Crobu, referente regionale sarda dell’Associazione A.L.I.C.E. Odv – sono costrette a rinunciare alle proprie ambizioni professionali a causa dell’impatto invalidante della malattia”. Carrefour ha adottato una Policy Endometriosi che prevede un giorno al mese di congedo retribuito e rivolto alle collaboratrici che soffrono di questi disturbi. “Portare all’attenzione delle Istituzioni una misura di civiltà, quale il congedo mestruale adottato da Carrefour, è un’opportunità cruciale per tutte le persone che soffrono di dismenorrea dovuta all’endometriosi o ad altre patologie”.