Riflettori puntati sulle cronicità, dal diabete all’Alzheimer, dalle cardiopatie all’obesità. Con le attuali conoscenze scientifiche si fanno più evidenti anche le limitazioni che l’industria farmaceutica si trova ad affrontare, come in una corsa a ostacoli. Occorre per questo migliorare l’accesso alle terapie innovative, colmare le disparità tra regioni, tutelare i brevetti, incoraggiare concretamente gli investimenti e favorire la condivisione dei dati sanitari anche a livello internazionale. Nel corso di un evento promosso a Roma da Eli Lilly la settimana scorsa, patrocinato da importanti istituzioni come il Parlamento Europeo, la Commissione UE, Farmindustria e la SIF, Società italiana di farmacologia, è stato presentato e discusso un manifesto che riassume queste e altre priorità, una riflessione attenta che riguarda il futuro dell’intero comparto farmaceutico.

Le dichiarazioni del presidente Lilly, segui il link

Tra le questioni ancora aperte in Europa, si evidenzia la necessità di attrarre investimenti nella ricerca scientifica, regolamentare chiaramente l’Health Technology Assessment, e superare il gap riguardante l’introduzione di nuove molecole, considerato il tempo medio che si segnala, rispetto alla FDA negli Stati Uniti, dall’avvio delle procedure di valutazione fino all’effettiva distribuzione delle terapie, una volta rese rimborsabili. L’approvazione di nuovi principi attivi in Europa richiede più tempo rispetto agli States, con un ritardo medio di 96 giorni, secondo gli esperti. Questa situazione potrebbe compromettere la competitività industriale a livello globale.

Federico Villa di Lilly Italia ribadisce l’importanza di una rapida definizione dei prezzi di rimborso mediante riforme strutturali. Si evidenziano le criticità della proposta di riforma europea che potrebbero pregiudicare gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo. Inoltre, si sottolinea l’impatto devastante delle malattie croniche non trasmissibili come il diabete e l’obesità, che influenzano negativamente la salute dei cittadini europei e l’economia dei Paesi dell’Ocse/Ue28. L’Alzheimer, una malattia neurodegenerativa in crescita, rappresenta un ulteriore problema sociale ed economico.

Il Manifesto per l’Europa raccomanda l’adozione di una strategia globale nella farmaceutica. Ilya Yuffa, presidente di Lilly International, sottolinea da parte sua la necessità di accogliere l’innovazione nel settore e garantire la sostenibilità del sistema sanitario, tutelando la proprietà intellettuale. Yuffa auspica che l’Europa possa diventare un hub mondiale per la ricerca e la produzione biofarmaceutica, promuovendo investimenti a lungo termine e facilitando l’accesso alle nuove terapie innovative. La sfida per l’Europa è quella di decidere sulla sua competitività nel settore biofarmaceutico e sull’impatto sulla salute dei cittadini, accelerando i processi regolatori per favorire l’innovazione e la disponibilità di nuovi farmaci sul mercato.