Al via in Italia i primi impianti del neurostimolatore Inceptiv closed-loop  su pazienti con dolore cronico benigno. Questo dispositivo sviluppato da Medtronic, si legge in una nota, intende rappresentare un pacemaker del dolore, e viene impiantato nel corso di un intervento in anestesia locale, con una lieve sedazione e sotto controllo radiologico, con elettrocateteri nello spazio epidurale.

La principale novità che porta in dote questa tecnologia è l’algoritmo a circuito chiuso, che rileva le risposte alla stimolazione elettrica misurando l’attivazione dei neuroni all’interno del midollo spinale. Grazie a questo algoritmo, il paziente può beneficiare di una terapia personalizzata, automatica e modulata sui suoi movimenti e attività, interrompendo i segnali di dolore tra il midollo spinale e il cervello.

Inceptiv ha una batteria ricaricabile della durata di 15 anni, è compatibile senza limitazioni con gli esami di risonanza magnetica sia a 1,5 Tesla sia a 3 Tesla in tutti i distretti.

La neuromodulazione midollare, secondo Nicola Montano, Responsabile Neurochirurgia funzionale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, è un’arma efficace per il trattamento del dolore cronico associato alle patologie degenerative della colonna vertebrale. Questa tecnica mini-invasiva permette di trattare il dolore anche in casi molto complessi. L’innovazione rappresentata dall’algoritmo può consentire di personalizzare ulteriormente la terapia, riducendo le sensazioni di sovra- o sottostimolazione, aumentando quindi i potenziali beneficiari di questa terapia.

Il dolore cronico rappresenta una vera e propria patologia quando dura oltre i 3/6 mesi. In Italia, una persona su 4 soffre di questa condizione. La maggior parte dei pazienti accede alle strutture specialistiche in modo casuale, dopo anni di peripezie.