Fondamentali i primi mille giorni di vita per un cuore sano, ma anche dopo occorre tenere efficienti le arterie e l’apparato cardiovascolare e fare prevenzione.

La campagna della World Heart Federation, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore (29 settembre 2018), è promossa in Italia dall’Associazione “Fondazione Italiana per il Cuore” (FIpC), insieme a Conacuore, coordinamento delle 119 associazioni di pazienti cardiopatici sul territorio. La presentazione delle iniziative si è svolta a Milano.

Tra i fattori di rischio riconosciuti – ha precisato Anna Vittoria Mattioli (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari) – i più frequenti sono: ipertensione, diabete mellito, obesità e dislipidemia. In questo contesto il diabetico è un soggetto ad rischio cardiovascolare che richiede una stratificazione del rischio accurata e un trattamento anche dei fattori di rischio concomitanti.

Studi epidemiologici hanno evidenziato come la nostra salute si prepara ed è programmata nei nostri “primi mille giorni” di vita – ha dichiarato Sergio Pecorelli (Giovanni Lorenzini Medical Foundation) –  l’origine di molte malattie trasmissibili complesse va ricercata nelle influenze che l’ambiente esercita sul nostro genoma già dal concepimento e fino al compimento dei primi due anni. È da qui, dunque, che parte la prima linea della prevenzione.

La Giornata Mondiale per il Cuore è un evento che sostiene la campagna “25by25” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Oms, che sollecita tutti i Paesi a mettere in atto alleanze e le migliori strategie per ridurre, entro il 2025, il 25% dei decessi causati dalle malattie croniche non trasmissibili come le malattie del cuore, delle arterie e delle patologie strettamente collegate, come il diabete. A settembre e nei mesi successivi, sono moltissimi gli eventi aperti al pubblico, con distribuzione di materiale informativo, organizzati da enti locali, da ospedali, ASL, associazioni di pazienti, istituzioni pubbliche o private per sensibilizzare le persone invitandole a prendersi cura del proprio cuore.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute