La salute del cuore si dovrebbe programmare già prima della nascita: è fare prevenzione in gravidanza. Uno stile di vita inadeguato della mamma si ripercuote sul futuro del figlio ed è quindi importante che le gestanti seguano una dieta adeguata, facciano movimento, evitando fumo e alcol. L’indicazione arriva dal Congresso della Società Italiana di Cardiologia (SIC) che indicano una nuova forma di prevenzione, detta iper-primaria o prevenzione primordiale, che inizia appunto prima della nascita.

La prevenzione continua da bambini e adolescenti: essere sedentari prima dei 18 anni si associa a un maggior rischio di malattie cardiovascolari da adulti ma anche nascere da mamme che non hanno prestato attenzione a dieta, movimento e salute durante la gravidanza può compromettere il benessere cardiaco futuro. Così i cardiologi puntano alla prevenzione dal concepimento alla maggiore età.

L’esercizio fisico è il metodo migliore per proteggere il cuore fin da bambini. La quantità di movimento ideale è di almeno 3 ore al giorno fra 3 e 5 anni e di almeno 60 minuti quotidiani dai 6 ai 17 anni. Purtroppo, stando alle stime, appena il 3% dei bambini e ragazzini raggiunge appieno l’obiettivo, con possibili ripercussioni negative nel lungo termine.

“L’attività fisica – spiega Giuseppe Mercuro, presidente SIC– ha un ruolo importante e in molti casi addirittura superiore alla terapia farmacologica nella prevenzione e trattamento delle malattie cardiovascolari, che in larga parte sono provocate proprio dalla sedentarietà: il 9% delle morti premature è attribuibile all’inattività fisica, un peso simile a quello del fumo”.

L’esercizio fisico ha un effetto tonico sul cuore, praticato in modo regolare riduce fino al 30% la mortalità; tuttavia l’Italia è un Paese di pigri e anche i giovanissimi non si discostano dalla media, anzi. Gli studi scientifici indicano che solo il 30% dei bambini e adolescenti raggiunge nell’arco della settimana una media di 60 minuti di attività fisica giornaliera, grazie ai giorni in cui si pratica sport per più di un’ora consecutiva; tuttavia, se si va a vedere quanti fanno almeno 60 minuti di esercizio moderato ogni giorno, la percentuale crolla al 3% con i maschi un pò più attivi (5,5%) e le femmine molto sedentarie, visto che solo l’1,2% si muove quotidianamente a sufficienza”.

Nel periodo fra 6 e 17 anni è importante che bambini e adolescenti siano coinvolti negli esercizi che rinforzano muscoli e ossa, e lo facciano almeno 3 giorni alla settimana, meglio ancora sarebbe allenarsi almeno un’ora tutti i giorni. Fattori di rischio come l’obesità, la resistenza all’insulina che predispone al diabete, l’ipertensione, l’aumento dei grassi nel sangue possono instaurarsi anche in tenera età: un regolare esercizio è fondamentale per la prevenzione”.

Alessandro Malpelo

QN Salute