Siamo a un passo dal traguardo per il quarto vaccino introdotto in Europa, il primo monodose, quello che forse potrebbe segnare la svolta decisiva nella lotta al virus Sars-Cov-2 consentendo un volume di vaccinazioni ancora maggiore. L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha ricevuto da Janssen il dossier del vaccino sviluppato contro il Covid-19 dalla divisione farmaceutica di Johnson & Johnson. Lo comunica la stessa Agenzia sottolineando che il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) sta valutando la documentazione seguendo una procedura accelerata. Arrivati a questo punto l’Ema potrebbe esprimere un responso condizionato entro la prima quindicina del mese di marzo, ovviamente a condizione che i dati siano in linea con gli standard di efficacia e sicurezza attesi, peraltro già documentati dallo studio clinico Ensemble di fase III. Questa è la quarta domanda di autorizzazione per un vaccino Covid-19 che arriva alle autorità Ue dall’inizio della pandemia, dopo BioNTech Pfizer, Moderna e AstraZeneca.

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è detta compiaciuta della richiesta di autorizzazione condizionata alla commercializzazione del vaccino anti-Covid presentata all’Ema da Janssen: “La Commissione – afferma via social network – sarà pronta a dare via libera alle vaccinazioni non appena l’Ema avrà espresso un parere scientifico positivo. Altri vaccini sicuri ed efficaci sono in arrivo”, conclude von der Leyen.

“Dobbiamo partire con una campagna di vaccinazioni di massa – ha dichiarato Matteo Bassetti, presidente della Società italiana di terapia antinfettiva – e da aprile potremmo avere a disposizione questo vaccino classico, una dose singola e da conservare a una temperatura da frigorifero. Più andiamo avanti, maggiori saranno le dosi da somministrare, con Janssen i vaccini a disposizione saranno quattro, in prospettiva arriverà anche il quinto, quello della Novavax”. “In tutta Europa, c’è urgente bisogno di vaccini contro il COVID-19, e la presentazione della domanda è un significativo passo avanti nel garantire all’Unione Europea un’altra opzione utile per contribuire a ridurre l’impatto della pandemia in Europa e nel mondo”, ha dichiarato Paul Stoffels, medico e Chief Scientific Officer di Johnson & Johnson.

Dal punto di vista tecnologico, il vaccino sperimentale di Janssen contro il COVID-19 sfrutta la piattaforma AdVac del complesso industriale farmaceutico di Leiden, in Olanda, realizzato da Janssen Vaccines & Prevention, Gruppo Johnson & Johnson. Si tratta di un impianto per la produzione su vasta scala di vaccini in fase finale di sviluppo, la stessa piattaforma che è stata utilizzata con successo per lanciare il regime vaccinale contro l’Ebola, approvato dalla Commissione Europea, e per sperimentare vaccini contro Zika, RSV e HIV.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

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