Oltre 30 mila pazienti dovrebbero essere ammessi a beneficiare della radioterapia ogni anno in Italia. Questo l’appello lanciato dalla Società Europea di Radioterapia e Oncologia attraverso la sua fondazione (ESTRO Cancer Foundation), ideatrice di una campagna nel segno di Marie Curie, una delle prime donne scienziato, due volte premio Nobel, in occasione del 151esimo anniversario della nascita. Al fianco di ESTRO c’è l’Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica (AIRO).

“Obiettivo della campagna è ribadire che insieme alla chirurgia e alla chemioterapia, la radioterapia è una delle fondamentali terapie oncologiche”, dichiara Umberto Ricardi, presidente ESTRO. In Italia sussistono differenze in termini di accesso alle cure. La media nazionale è di 6 acceleratori lineari per milione di abitanti, in linea con il dato riportato dall’indagine europea (5.7), ma nel Nord si raggiunge una media pari a 6.7, nel Centro pari a 7.4, nel Sud e nelle Isole pari a 4.9 per milione di abitanti. Emerge dunque una disomogeneità territoriale che costringe molti pazienti a migrare da una regione all’altra alla ricerca di un strutture attrezzate.

Alessandro Malpelo

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