Soffia il vento. Vento di scirocco. E, lo sappiamo tutti, no?, scirocco è sinonimo di Sicilia, inimitabile terra di letteratura (quella che, stavolta ve lo dico all’inizio, unica può salvarci dalle stolide beghe di tutti i giorni). Da Cielo d’Alcamo a oggi. Ma non divaghiamo. Vi chiedo un po’ d’attenzione perché nasce, made in Vinitaly, “la strada degli scrittori”.

Nomi che fanno venire i brividi: Sciascia, Pirandello, Brancati (l’inimitabile), Consolo, Buttitta, Bufalino (il gigante), Camilleri per non parlare, ovvio, di Verga. Orbene, come si leggeva nei romanzi d’appendice, adesso viene il bello. Volete approfondire la vita di questi scrittori? Impadronitevi dei luoghi ove vissero amarono sognarono (e da cui, in qualche caso, furon costretti ad andarsene).

E’ questo il senso dell’iniziativa promossa da Felice Cavallaro. A esempio sarà di sicuro interesse seguire passo passo i trenta chilometri che separano Racalmuto da Porto Empedocle. Da Sciascia a Camilleri. Nel mezzo potrete ammirare la davvero immortale Valle dei Templi e le targhe, le lapidi, le trattorie, le case natali, i paesaggi che riempivano gli occhi (e gli stomaci…) dei nostri amati autori. Chiaramente, non soffrirete fame né la sete. I vini, lì, sono ottimi. Come la letteratura. E se, per caso, passate da Vigàta andate a salutare Montalbano. E’ un bravo commissario. Magari vi potrebbe dare una mano. Non si può mai sapere. La vita è un giallo.

PS Nei prossimi giorni vi darò altri ragguagli.