Altri guai in vista per Giovà di Partanna Mondello, Sicilia occidentale, di lavoro (si fa per dire…) guardia giurata. Guai grossi perché la sorella Mariella ha affittato un appartamento di sua proprietà a due personaggi non proprio di diamantina chiarezza. E fin qui nulla di particolarmente grave.
Ma c’è un problema. Gli inquilini non pagano l’affitto. La famiglia di Giovà non gradisce, ovviamente. E litiga coi due. Anche in questo caso pare cosa fisiologica, eppure accade un qualcosa che fa precipitare la situazione. I due, i fratelli Mormile, vengono uccisi in un agguato, come si usa dire, in perfetto stile mafioso. I sospetti degli inquirenti si indirizzano su Mariella e la sua famiglia. La tragedia è che i boss del luogo nulla ne sanno (o così dicono). Boss che architettano un piano diabolico per porre fine a una storia oscura, molto oscura.
Senza rivelare niente (quello di Alajmo è pur sempre un giallo) sappiate solo che l’apparente inetto Giovà dovrà indagare e immolarsi (pesantemente) alla causa. Lo farà con riluttanza, in un crescendo di situazioni comiche, ma soprattutto tragiche. Perché è vero che si sorride in questa storia. Ma soprattutto ci si interroga come al mondo si è soli. Perché ognuno pensa per sé e, se può, a discapito degli altri. Una storia dunque ben costruita (Alajmo è una garanzia narrativa da anni), una storia amarissima. Con un finale terribile che conferma quanto difficile sia districarsi nella giungla della vita. Con un sottofondo siculo tutto da gustare (si cerchi tra le pagine la scena dello spazzino che lavora…).
Francesco Ghidetti
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Roberto Alajmo, La boffa allo scecco, Sellerio