Come sovente gli accade, Massimo D’Alema, tra i padri nobili di Articolo 1 – Movimento democratici e progressisti, coglie nel segno. Ecco una dichiarazione francamente incontestabile: “Si è creato un vuoto. Il Pd, che dovrebbe essere l’erede di una tradizione politica di sinistra, ha in questi anni cambiato politica, pelle, identità e modo di concepire la politica. Così il Pd ha rotto non solo con la tradizione e con una parte del gruppo dirigente, ma con una larga parte del nostro popolo. Si è determinata una frattura sentimentale. Il dissenso politico si può colmare, ma se parte tuo popolo non ti vuole più bene, questo determina una frattura”.

Ormai non esiste più il Pd (progetto peraltro già partito male a Firenze nel 2007), bensì il Partito di Renzi. Legittimo. Ma che lo si dica…