Perché il primo amore non si scorda mai. Per definizione. Per certezza, una delle poche della vita. Ma magari, se lo ritrovi dopo quarant’anni, te sposato lei sposata, non ti viene la tentazione di ricominciare. Macché. Vuoi solo capire, capire perché Luciana sembrava interessata a te, solo a te (che ti chiami Nino Nino) e poi, così, all’improvviso si è fidanzata con il tuo amico Attilio.

E quando (ovviamente per caso) ritrovi Luciana, il primo amore, hai l’occasione di ripercorrere tutta la tua vita, i tuoi amori, le tue speranze, le tue paure. Specie quelle di adolescente, quando esplode la carica erotica.

E quindi ecco Ilaria, Sophie, Samantha, Filippa, Ester, Paola Paola. Ecco dunque che Nino Nino di una di loro, giocando al mare, sente “il piede, agile e magro, bilanciarsi, premendo e sollevando, ne sentiva la consistenza, la freschezza e i tendini. Era umido di mare e la pianta come una gentile cartavetro lo premeva con quei grani di sabbia”. Bilanci e pensieri che vagano irrisolti nel tempo.

Insomma, come diceva Cesare Pavese, “io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso”. E una volta trovata, scopri perché Luciana ha preferito Attilio. O forse no. Mentre, sullo sfondo, si staglia una Roma incantata e incantevole con le sue eterne bellezze…

Francesco Ghidetti

Il Giardino degli Aranci

La nave di Teseo

118 pp, 14 euro

di Dario Voltolini