Torna Saverio Lamanna in compagnia del fedele e stravagante amico Peppe Piccionello per un delitto (ma sarà davvero tale?) che si consuma in una Sicilia diversa, una Sicilia fredda e nevosa, una Sicilia delle Madonie, una Sicilia inedita rappresentata da quel gioiellino che si chiama Castelbuono.

Gaetano Savatteri ci propone un giallo diverso (Il lusso della giovinezza, Sellerio) che, però, non è propriamente un giallo, bensì una carrellata divertita, divertente e al contempo tragica di personaggi più o meno stravaganti, più o meno bizzarri e, per certi versi, onirici. Un contemporaneo teatro dei pupi, verrebbe da dire se non si corresse il rischio di cadere nella retorica. Oltre a Saverio e Peppe, ecco Suleima, la bellissima e sensualissima fidanzata del giornalista che non è più tale (ricordate? Era l’addetto stampa di un politico che lo ha licenziato), che fa il disoccupato di successo scrivendo romanzi. E poi la parigina Constance che mangia solo yogurt e che, dopo essersi lasciata con Carlos, guarda non senza languido interesse al nostro giornalista disoccupato. Carlos? Figura chiave del romanzo, amico, e qui sta il problema, di Steve, ricchissimo statunitense che vuole investire in Sicilia. E che viene trovato morto.

Ma, è la domanda, perché uno si mette in testa di investire nelle Madonie? E qui sta la forza delle pagine di Savatteri. La pittura della terra dei giardini e degli aranci è impietosa perché fatta con gli occhi dell’amore, della passione. Non dimentichiamoci che l’Autore, giornalista televisivo di successo, è siciliano, un siciliano nato a Milano, ma presto tornato nei luoghi di Trinacria.
L’altro elemento (non manca ovviamente la figura del potente imprenditore di non specchiatissime virtù) riguarda il tempo. Che scorre, inesorabile, e che pone più di un problema al nostro Saverio. Il quale è in quell’età fra i quaranta e i cinquanta in cui non si pagano i biglietti a metà prezzo, dove non ci sono riduzioni. Sarà forse il caso di cominciare a pensare di organizzare la propria vita diversamente? Saverio se lo chiede e anche Suleima non è insensibile al tema. Anzi.

Ps Il giallo si risolve. In modo inaspettato e originale. Forse perché la Sicilia è originale. E inaspettata. Come a dire: guardate sempre oltre le apparenze. Anche se sono giovani apparenze: la gioventù non è sempre beata.