Tra una settimana, forse, ci occuperemo della nuova formula del campionato, sperando che tra federazione e club di élite, si arrivi a un accordo. Perché il baseball ha bisogno di crescere ed espandersi. Oggi, invece, è giusto rendere omaggio alla squadra di Bologna più vincente del terzo millennio. La Fortitudo UnipolSai del presidente Stefano Michelini ha vinto la Coppa Italia. E’ la Coppa Italia numero dieci che segue, a un anno di distanza, lo scudetto numero dieci. Un anno fa anche la stella, per il decimo scudetto. E per la decima Coppa Italia?
In attesa di capire quello che accadrà, un paio di considerazioni. Sicuramente la Fortitudo avrebbe potuto rivincere lo scudetto. E sfatare così un tabù che dura dall’anno di fondazione. Sicuramente è stato fatale il primo confronto della semifinale tricolore con Rimini. Avanti 4-1 all’inizio dell’ultimo inning, Rivero e compagni sono crollati. Una squadra senza valori, a quel punto, avrebbe deragliato. Perso 3-0 la semifinale, alzato bandiera bianca in Coppa Italia. Invece, al di là degli errori di gara-uno (che restano), la Fortitudo si è rialzata. Ha vinto la Coppa Italia, si è assicurata la partecipazione alla Coppa dei Campioni anche per il prossimo anno. Non vince sempre, la Fortitudo, ma è sempre lì. Nel terzo millennio si è sempre qualificata per il playoff, ha vinto cinque scudetti, tre Coppe dei Campioni, una Supercoppa e sette Coppe Italia. E’ vero che nel frattempo ha perso alcune finali scudetto e almeno tre finali di Coppa dei Campioni. Però è sempre rimasta lì, è sempre arrivata fino in fondo se l’è giocata, commettendo sicuramente degli errori, ma senza paura di sbagliare. Mai senza provare a ribaltare situazioni e pronostici avversi, co n energia e determinazione. Quali altri sport di squadra, in città, ci hanno regalato tante emozioni e soddisfazioni? Un motivo in più per applaudire la Fortitudo Baseball, la squadra che c’è sempre.