Come giudicare chi lo scorso luglio si è messo a dipingere una grossa faccia senza permesso su una facciata di una casa al Parco delle Basiliche firmandosi pure Ozmo? L’articolo 639 del codice penale non vale per lui? Complimenti per il messaggio educativo che il Museo del ’900 di Milano fornisce al pubblico. Lorenzo, da ilgiorno.it

LA LETTERA prende spunto dall’articolo pubblicato ieri a pagina 10 della cronaca di Milano dove si dava notizia della mostra dedicata a Ozmo e intitolata ‘Primo piano d’artista’ e che si terrà dal 2 al 16 febbraio prossimi. Vetrina che il nostro lettore trova inopportuna in quanto l’artista in questione è un writer. In realtà credo sia necessario ribadire che nella categoria in questione esistono artisti, ma anche vandali. Non possiamo mettere sul conto dei primi le scorribande degli altri. Esistono zone dove i graffiti hanno un senso e finiscono per connotarsi proprio in virtù delle opere dei writers. Il Comune sarebbe bene però che identificasse tali aree (muri) da destinare alla creatività, evitando così il libero arbitrio nella scelta delle pareti da dipingere.

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