Domenica 6 Ottobre 2024

Un'occasione per la sensibilizzazione sulle morti bianche

28 aprile / La ricorrenza internazionale nasce dalla necessità di promuovere il dibattito sull’importanza di un lavoro salutare, dignitoso e soprattutto sicuro

L’iniziativa è stata istituita dall'International Labour Organization nel giugno 2003

L’iniziativa è stata istituita dall'International Labour Organization nel giugno 2003

Per iniziativa dell’International Labour Organization (ILO) che l’ha istituita nel giugno del 2003, a conclusione della International Labour Conference, ogni 28 aprile si festeggia la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro che promuove la prevenzione degli incidenti e delle malattie legate al lavoro in tutto il mondo. Si tratta di una campagna mondiale di sensibilizzazione che mira ad attirare l’attenzione internazionale sulla portata del problema e su come la promozione e la creazione di una cultura della sicurezza e della salute possano contribuire a ridurre le morti e gli infortuni sul lavoro. La Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro costituisce quindi un'importante occasione di riflessione sugli elementi principali dei sistemi nazionali di salute e sicurezza sul lavoro (SSL), evidenziandone gli aspetti specifici di rilevanza per affrontare le sfide. L’ILO è l’unica Agenzia delle Nazioni Unite ad avere una funzione normativa e il sistema di norme internazionali del lavoro rappresenta la pietra miliare dell’Organizzazione. L’adozione di norme internazionali del lavoro è un processo unico che coinvolge i rappresentanti dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori di 187 paesi. Sin dal 1919, l’ILO ha sviluppato un corpus di norme internazionali del lavoro volto a promuovere le opportunità per donne e uomini di ottenere un lavoro dignitoso e produttivo, in condizioni di libertà, equità, sicurezza e dignità. Le convenzioni dell’ILO sono dei trattati internazionali sottoposti alla ratifica degli Stati membri e, una volta ratificate, devono essere trasposte nella legislazione nazionale. Le raccomandazioni sono strumenti non vincolanti che definiscono le direttive per orientare le politiche e le attività nazionali. Al pari delle convenzioni, le raccomandazioni sono destinate ad esercitare un’influenza concreta sulle condizioni di lavoro. Le norme sono supportate da organi di controllo internazionali, che garantiscono l’applicazione delle convenzioni da parte dei paesi che le hanno ratificate. Le norme internazionali del lavoro tracciano il percorso verso il lavoro dignitoso e garantiscono sviluppo economico e sociale. Nell’economia globalizzata, rappresentano una componente essenziale per assicurare che la crescita economica vada di pari passo con il benessere sociale. Il report Inail: infortuni e vittime sono in crescita rispetto al 2021 Dati / Sono in aumento le denunce di infortunio rispetto a dodici mesi fa Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel mese di gennaio 2022 sono state 57.583, in aumento del 47% rispetto alle 39.183 del primo mese del 2021 e del 23,9% rispetto alle 46.483 del gennaio 2020. I dati rilevati al 31 gennaio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per il primo mese del 2022 un incremento rispetto a gennaio 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 35.964 del 2021 ai 53.637 del 2022 (+49,1%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 22,6%, da 3.219 a 3.946. A gennaio 2022 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +47,5% nella gestione Industria e servizi (dai 34.768 casi del 2021 ai 51.299 del 2022), un +5,3% in Agricoltura (da 1.380 a 1.453) e un +59,2% nel Conto Stato (da 3.035 a 4.831). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Nord-Ovest (+79,7%), seguito da Sud (+53,5%), Centro (+36,6%), Isole (+32,0%) e NordEst (+22,0%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano la Campania, la Liguria e la Valle d’Aosta, mentre i cali sono circoscritti alla Basilicata, alla provincia autonoma di Bolzano e alle Marche. L’aumento che emerge dal confronto di mese tra il 2022 e il 2021 è legato sia alla componente femminile, che registra un +61,9% (da 17.957 a 29.081 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +34,3% (da 21.226 a 28.502). Le denunce di infortunio sul lavoro con un esito mortale presentate all’Istituto nel mese di gennaio 2022 sono state 46, cinque in più rispetto alle 41 denunce registrate nel primo mese del 2021 e sei in meno rispetto alle 52 del gennaio 2020 Un'alleanza tra imprese e associazioni per favorire il sistema prevenzionistico Obiettivo / Individuare nuove modalità per una diversa consapevolezza Un’alleanza tra le più importanti associazioni e aziende del Paese per combattere in modo più incisivo la piaga delle morti sul lavoro e un manifesto di azioni concrete per favorire il miglioramento del sistema prevenzionistico italiano e diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, anche nelle piccole e medie imprese. È la svolta sancita in occasione dell’Italian Summit HSE, il vertice nazionale su Salute, Sicurezza e Ambiente organizzato da Conflavoro PMI per favorire il confronto tra esperti, tecnici e istituzioni, politiche e non solo. Al tavolo di lavoro anche Fondazione LHS, ente no profit attivo da oltre dieci anni e oggi realtà di riferimento in Italia, nell’industria e nella società, per il cambiamento culturale in ambito salute e sicurezza. A conferma della crescente sensibilità del mondo imprenditoriale verso un’emergenza che ogni anno, da anni, conta oltre mille vittime e decine di migliaia di infortuni avvenuti sui luoghi di lavoro, ecco l’arrivo di "Sistema HSE", un network nato grazie al contributo di Fondazione LHS e che unisce le grandi aziende operative in Italia, con l’obiettivo di condividere conoscenze ed esperienze a favore del tessuto produttivo di piccole e medie imprese: l’impegno del mondo industriale in crescenti investimenti nella cultura sociale d’impresa segna un cambio di passo ormai diffuso rispetto alla logica del "profitto a tutti i costi" per far fronte alla gravità del tema sicurezza. Ma come per tutti i problemi di origine culturale, il cambio di passo richiede una presa di consapevolezza collettiva sui rischi che l’inosservanza comportamenti prudenti può provocare, dentro e fuori dagli ambienti lavorativi. Strategico in tal senso sarà l’Osservatorio di Fondazione LHS, che avrà il compito di effettuare ricerche, diffondere informazioni e proporre linee guida sui temi di comportamento, leadership, comunicazione e cultura della sicurezza