Venerdì 26 Aprile 2024

Fisco, per pagare le tasse lavoriamo un mese in più degli inglesi

Da domani in Italia scatta il 'Tax freedom day': il popolo delle partite Iva, gli imprenditori e i dipendenti finiscono di lavorare per lo Stato e cominciano a guadagnare per sé

Roma, 2 giugno 2016 - C'è una notizia che farà arrabbiare molti: rispetto ai tedeschi, noi italiani lavoriamo per il fisco 12 giorni in più. E se il confronto poi si fa con gli inglesi i giorni in più sono addirittura 30.  Da domani però anche noi siamo 'liberi' dalle tasse, celebra la Cgia di Mestre: "Da domani scocca il tanto agognato 'tax freedom day'. Grazie a un esercizio puramente teorico è stato misurato, sulla base della ricchezza prodotta e del carico fiscale presente nel nostro Paese, quanti giorni sono necessari ai contribuenti italiani per onorare tutte le scadenze fiscali presenti durante l'anno".  Ebbene, per l'anno in corso sono stati necessari ben 154 giorni di lavoro; 3 in meno rispetto l'anno scorso, ma 5 in più rispetto a 20 anni fa e addirittura 7 in più rispetto al 2006. Oggi, quindi, il popolo delle partite Iva, gli imprenditori e i dipendenti finiscono di lavorare per lo Stato e da domani, dopo 5 mesi dall'inizio dell'anno, cominceranno a guadagnare per sé e per le proprie famiglie. Interessante il confronto con i principali paesi europei. Secondo i calcoli della Cgia riferiti al 2015, i contribuenti italiani hanno lavorato per il fisco fino al 7 giugno, vale a dire 11 giorni in più rispetto alla media registrata nei Paesi dell'Ue.

Tra i nostri più diretti concorrenti solo la Francia ha registrato uno 'score' peggiore del nostro (174 giorni), mentre in Germania il cosiddetto 'tax freedom day' è scattato dopo 145 giorni (in anticipo di 12 giorni rispetto a noi), in Olanda dopo 137 giorni, nel Regno Unito dopo 127 ( ben 30 giorni prima che in Italia) e in Spagna dopo 126 giorni.  Ma in Italia è possibile ridurre i giorni di lavoro necessari per pagare le tasse? "Con una spesa pubblica più contenuta potremmo ridurre anche le tasse - dichiara il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - ma questo risultato sarà possibile solo con una seria riforma di federalismo fiscale. Grazie ai costi e ai fabbisogni standard e a una maggiore responsabilizzazione dei centri di spesa periferici, i paesi federali presenti in Ue hanno dimostrato di avere una spesa pubblica piu' contenuta, un peso fiscale molto inferiore e una qualità e un livello di servizi offerti ai cittadini e alle imprese nettamente migliori dei nostri".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro