Rimini, 19 novembre 2014 - Oltre un quarto delle disabilità totali (il 26%) è causato da patologie mentali e proprio questo tipo di disturbi è legato anche ad una minore durata della vita: malattie come la schizofrenia, ad esempio, sottraggono fino a dieci anni di vita attiva e di relazioni sociali, anche per una maggiore predisposizione genetica a sviluppare malattie concomitanti. Sono questi alcuni dati evidenziati dalla Società italiana di Psichiatria (SIP) in occasione della Conferenza nazionale Mens sana in corpore sano, con l'invito ad avviare una diversa e più completa assistenza di tali pazienti da parte di istituzioni e strutture sanitarie. Il problema, rileva il presidente Sip, Emilio Sacchetti, «è anche dato dal fatto che in media la qualità di vita di questi pazienti è molto bassa».
L'obiettivo è quello di puntare a un piano di recupero che vada oltre le cure, per restituire a queste persone la dignità esistenziale, lavorativa e sociale». Per fare ciò, avverte l'esperto, bisogna innanzitutto affrontare il problema dello stigma e del pregiudizio, identificato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come la principale tipicità da risolvere attualmente«. Oggi, ricorda Sacchetti, le malattie mentali sono la principale causa di morte, disabilità e impatto economico nel mondo, con 165 milioni di persone colpite solo in Ue. La depressione è, poi, uno dei maggiori problemi di salute pubblica. Eppure, conclude Sacchetti, oggi solo l'8-16% dei pazienti entra in contatto con uno psichiatra e solo il 2-9% riceve cure adeguate.