Roma, 29 novembre 2021 - Peggiora, in modo lento ma costante, lo scenario del Covid in Italia (qui il bollettino con i dati del 29 novembre). L'Alto Adige è fortemente indiziato di passare in giallo da lunedì prossimo, ovvero il 6 dicembre. Tre Regioni (oltre allo stesso Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia già in zona gialla e la Val d'Aosta) che sforano il parametro dell'occupazione dei posti letto ordinari, e due regioni sopra soglia per le terapie intensive (lo stesso Friuli Venezia Giulia e l'Umbria), con Lazio e Marche in bilico. E' il quadro che emerge dal monitoraggio Agenas aggiornato a ieri sera, da cui si evince che a livello nazionale i ricoveri sono ancora sotto soglia: le terapie intensive al 7% e i ricoveri ordinari al 9.
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Sommario
Zona gialla: i criteri
Ricordiamo il criterio di attribuzione dei colori: passano in giallo le regioni che sforano contemporaneamente tre limiti: quello dell'incidenza (50 positivi su 100mila abitanti), quello dell'occupazione dei posti letto in area non critica (15%) e quello dell'occupazione dei posti letto in terapia intensiva (10%). Mentre ormai tutte le regioni hanno oltrepassato la soglia dell'incidenza - alcune abbondantemente - la partita si gioca principalmente su ricoveri ordinari e rianimazioni.
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Le Regioni a rischio
Il quadro regionale è eterogeneo. La Regione più in difficoltà è il Friuli Venezia Giulia, che da oggi è in giallo, con il 15% di intensive e il 22% di ricoveri ordinari. L'Alto Adige ha superato la soglia dei ricoveri (saliti al 18%) e balla sul filo del limite per le terapie intensive (10%). L'Umbria è oltre per le terapie intensive (11%) ma ancora indietro nell'occupazione dei reparti ordinari (8%). Stesso discorso per il Lazio, che inizia ad avvicinarsi alla zona di rischio con il 10% di intensive (al limite quindi) e l'11% di ricoveri ordinari, così come le Marche (rispettivamente al 10% e 8%). Ancora più a rischio la Calabria, con il 9% di intensive e il 12% di ricoveri ordinari. Preoccupa anche la Lombardia, che ha visto un netto incremento di casi e di ricoveri negli ultimi giorni: è al 6% di rianimazioni occupate ma già al 12% nei reparti ordinari. Anche il Veneto si avvicina al limite nelle rianimazioni, con l'8%, stessa percentuale dei ricoveri ordinari, dove quindi c'è ancora margine.
Dati Agenas per regione
(I dati riferiti al 28 novembre)
Abruzzo: terapie intensive 5% - ricoveri ordinari 8% - incidenza settimanale (su 100mila abitanti) 103
Basilicata: terapie intensive 1% - ricoveri ordinari 4% - incidenza 43
Calabria: terapie intensive 9% - ricoveri ordinari 12% - incidenza 81
Campania: terapie intensive 5% - ricoveri ordinari 9% - incidenza 116
Emilia Romagna: terapie intensive 7% - ricoveri ordinari 8% - incidenza 183
Friuli: terapie intensive 15% - ricoveri ordinari 22% - incidenza 351
Lazio: terapie intensive 10% - ricoveri ordinari 11% - incidenza 156
Liguria: terapie intensive 9% - ricoveri ordinari 8% - incidenza 170
Lombardia: terapie intensive 6% - ricoveri ordinari 12% - incidenza 134
Marche: terapie intensive 10% - ricoveri ordinari 8% - incidenza 170
Molise: terapie intensive 3% - ricoveri ordinari 7% - incidenza 63
Provincia di Bolzano: terapie intensive 10% - ricoveri ordinari 18% - incidenza 513
Provincia di Trento: terapie intensive 8% - ricoveri ordinari 8% - incidenza 172
Piemonte: terapie intensive 5% - ricoveri ordinari 6% - incidenza 110
Puglia: terapie intensive 5% - ricoveri ordinari 5% - incidenza 38
Sardegna: terapie intensive 7% - ricoveri ordinari 4% - incidenza 51
Sicilia: terapie intensive 5% - ricoveri ordinari 9% - incidenza 94
Toscana: terapie intensive 8% - ricoveri ordinari 5% - incidenza 88
Umbria: terapie intensive 11% - ricoveri ordinari 8% - incidenza 64
Valle d'Aosta: terapie intensive 3% - ricoveri ordinari 18% - incidenza 281
Veneto: terapie intensive 8% - ricoveri ordinari 8% - incidenza 260