Lunedì 29 Aprile 2024

Vaccino meningite, è boom di richieste

Solo a dicembre alle Asl di tutt'Italia sono arrivate dosi di vaccino da record: + 130%. Carenze in alcune Asl in Toscana, Lazio e Veneto. Nuovo caso nel Trevigiano

Meningite, Bebe Vio si vaccina con tutta la famiglia (Ansa)

Meningite, Bebe Vio si vaccina con tutta la famiglia (Ansa)

Roma, 3 gennaio 2017 - C'era da aspettarselo: l'allarme meningite, ormai uscito dai confini della Toscana dove è scoppiato da tempo, ha portato a un boom di richieste del vaccino. Le vacanze di Natale, con i ragazzi a casa da scuola, non fa che 'concentrare' ancor più la richiesta. Forse c'è anche l'effetto Bebe Vio, che si è fatta vaccinare insieme a tutta la sua famiglia. I casi delle ultime settimane spaventano molti, anche se il ministero della Salute tranquillizza: "Al momento non esiste alcuna epidemia e la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma attesa, in linea coi numeri degli ultimi anni". Nel contempo però alle Asl di tutt'Italia sono arrivate dosi di vaccino da record: + 130% nel solo mese di dicembre 2016. E pare non bastare, visto che in alcune regioni iniziano a registrarsi le prime carenze di vaccini. Spesso è inutile rivolgersi alle farmacie: le Asl comprensibilmente hanno una 'corsia preferenziale'.  Intanto anche oggi si registra un nuovo caso - un'anziana del Trevigiano colpita da meningite da pneumococco non contagiosa - mentre sono fuori pericolo i due pazienti ricoverati a Genova e migliora l'anziano in ospedale a Sulmona.

GLI ESPERTI - Carlo Signorelli, ordinario di Igiene all'Università di Parma, spiega: "Per il vaccino quadrivalente anti-meningite, che protegge dai ceppi A-C-W-Y135, il più utilizzato a livello nazionale, risulta un aumento del 70% delle richieste da parte delle Asl nel periodo settembre-dicembre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015, con un picco del +130% di dosi fornite alle asl nel mese di dicembre 2016". Ma non c'è da allarmarsi, perché il punto, avverte, "è che in queste ultime settimane i casi di meningite registrati hanno fatto notizia, pur non essendo in eccesso rispetto al trend storico. È insomma scattata la psicosi e una corsa disordinata ai vaccini che però, in vari casi, non è giustificata".

A fronte di ciò, rileva, "in alcune Asl delle regioni dove si sono registrati più casi si sta iniziando a verificare una carenza di vaccini, come in Toscana, Lazio e Veneto". Per questo "le autorità dovrebbero definire con chiarezza le categorie per le quali la vaccinazione è prioritariamente indicata: la fascia su cui concentrarsi è quella degli adolescenti fra 12 e 14 anni, oltre che dei bimbi nel primo anno di età, mentre al momento non c'è un'indicazione generalizzata alla vaccinazione per gli adulti".

Anche per Massimo Andreoni, della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), l'allarme non è giustificato: in Italia si registrino in media 2 casi di meningite da meningococco ogni 3 giorni. I casi sono quindi nella media annuale, ma l'allarme cresce tra la popolazione: all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma nelle ultime settimane si è registrato un aumento del 30% delle richieste di vaccinazione. In Calabria, poi, centinaia di persone si stanno recando nei centri vaccinali e la situazione é critica, in particolare, nella struttura di Reggio Calabria