Domenica 28 Aprile 2024

Caltagirone, uccide la convivente. Lei su Fb poco prima: "Bellissima giornata insieme"

L'uomo, 53 anni, ha accoltellato la donna, di 47, mentre lei dormiva. "E' stato un raptus", ha tentato di giustificarsi. L'ultima foto postata su Facebook: "Noi insieme appassionatamente"

Un'immagine tratta dal profilo Facebook della vittima (Ansa)

Un'immagine tratta dal profilo Facebook della vittima (Ansa)

Caltagirone (Catania), 3 aprile 2017 - "Noi insieme, bellissima domenica", postava solo poche ore prima Patrizia Formica, 47 anni. E su Facebook ecco il selfie di famiglia, scattato sull'auto presumibilmente sulla via del ritorno. Accanto a lei, il suo convivente Salvatore  Pirronello, 53 anni. E' lui che all'alba - poche ore dopo la gita - ha afferrato un coltello e l'ha pugnalata nel sonno.

"LA VOLEVO LASCIARE" - La furia omicida si è scatenata nella notte, in un appartamento di Caltagirone: lui, dopo l'accoltellamento, è andato a costituirsi nella caserma dei carabinieri, confessando il delitto. Non ha saputo spiegare bene il perché. Ha parlato di un raptus notturno Pirronello. La causa scatenante, ha sostenuto davanti ai militari dell'Arma, è un conflitto con la donna: lui voleva troncare definitivamente la loro relazione, lei non accettava la fine del loro rapporto, iniziato la scorsa estate. Ieri sera, ha raccontato, al rientro della giornata trascorsa fuori casa insieme ad amici e ai figli della donna, che vivono col padre, hanno litigato sul loro futuro. Tutto sembrava rientrato. Ma lui, ha sostenuto, non è riuscito a prendere sonno, pensando al loro rapporto. All'improvviso si è alzato, si è recato in cucina, ha preso un grosso coltello e, mentre la donna dormiva, l'ha colpita con una coltellata. La vittima ha cercato di difendersi e di fuggire, ma l'uomo ha continuato a colpirla e lei si accasciata ai piedi del letto, morendo dissanguata. L'uomo si è poi cambiato. E con abiti puliti si è recato dai carabinieri.

I VICINI - "Una coppia apparentemente tranquilla, educata e senza che abbia mai creato problemi", hanno raccontato i vicini di casa, sottolineando che "non era trapelato alcun segnale premonitore della tragedia". Nessuno li ha mai sentiti litigare, neppure ieri. Abitavano nel palazzo da pochi mesi, in una casa presa in affitto. Lui usciva regolarmente ogni mattina per andare a lavorare in una impresa nella zona industriale di Caltagirone. Lei rimaneva a casa, dopo avere chiuso un negozio per la vendita di biancheria intima. "Sono sempre stati cortesi. Una vicenda assurda, incredibile. Per quello che si era visto imprevedibile".

I FAMILIARI DI LEI - Alcuni familiari di Patrizia hanno espresso con i giornalisti il loro "grande dolore" per quello, hanno detto, "che è successo", ma anche "per quello che lei ha vissuto e per tutto ciò che lei avrebbe voluto". E hanno sottolineato: "Non ha avuto il tempo di potere riprendere la propria vita nelle mani ed essere felice come avrebbe desiderato e meritato".

LA RAPINA NEL 1981 - Salvatore Pirronello fu protagonista oltre trentacinque anni fa, il 30 dicembre del 1981, di un altro violento episodio, una rapina finita nel sangue. Il 52enne, assieme ad altri tre complici, assaltò l'autobus di linea Catania-Palermo a scopo di rapina: al termine del colpo furono assassinati l'autista del bus Giuseppe Savarino e l'ex presidente dell'amministrazione provinciale, l'avvocato Enzo Auteri. Per quel fatto Pirronello, che non era ancora maggiorenne, fu giudicato dal tribunale di minori e condannato per rapina.