Venerdì 26 Luglio 2024

Record storico del turismo nel 2023, 451 milioni presenze

Istat-MiTur, oltre 134 milioni di arrivi, superato il pre Covid

Record storico del turismo nel 2023, 451 milioni presenze

Record storico del turismo nel 2023, 451 milioni presenze

Record storico nel turismo italiano nel 2023 con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi. Questi valori sono i più elevati osservati da sempre dalle rilevazioni sul turismo, superiori quindi ai livelli pre-pandemici del 2019: +3,0 milioni di arrivi (+2.3%) e +14,5 milioni di presenze (+3.3%). Rispetto al 2022 si stima una crescita complessiva degli arrivi del 13.4% e delle presenze del 9.5%. Sono le stime del gruppo di lavoro inter-istituzionale sul turismo frutto dell'intesa tra Istat e ministero del turismo. "I numeri non mentono mai. L'Italia sta tornando a occupare il posto che merita nel panorama mondiale del turismo. Il record storico di andamento evidenziato dalle stime che presentiamo oggi grazie al lavoro congiunto di ministero e Istat non è un risultato casuale ma frutto di una strategia mirata che mette il turismo al centro delle politiche del governo", commenta la ministra del Turismo Daniela Santanchè. A livello territoriale il maggior numero di presenze nel 2023 si registra nel Nord-est, dove se ne concentrano circa 177 milioni, pari al 39,2% del totale nazionale; seguono il Centro (24%) e il Nord-ovest (17,7%). La regione con il maggior numero di presenze è il Veneto (15,9% delle presenze nazionali), seguita dal Trentino-Alto Adige (12,4%), dalla Toscana, dalla Lombardia e dal Lazio (tutte di poco superiori al 10%). La prima regione del Mezzogiorno è la Campania, con il 4,5% delle presenze nazionali (poco più di 20 milioni di presenze). È il settore extra-alberghiero a segnare la crescita più vistosa rispetto al 2022. Gli arrivi e le presenze negli esercizi extra-alberghieri aumentano rispettivamente del 16,9% e dell'11%. Il settore alberghiero, invece, fa registrare incrementi leggermente più contenuti; gli arrivi sono infatti aumentati del 11,5% e le presenze del 8,1%. Dopo l'intervallo pandemico e immediatamente post-pandemico, nel 2023 la componente estera della clientela turistica torna a essere prevalente rispetto a quella domestica: il 52,4% delle presenze negli esercizi ricettivi è rappresentata, infatti, da clienti non residenti in Italia. I turisti stranieri tornano, quindi, a superare quelli italiani, con un'incidenza addirittura superiore a quella registrata nel 2019 (la quota di presenze estere era pari al 50,5%). I territori in cui la clientela straniera è fortemente prevalente rispetto a quella italiana sono la provincia di Bolzano (70,6%) e le regioni Veneto (69,3%), Lazio (64,2%) e Lombardia (62%). "Ora, però, la sfida - spiega ancora la ministra Santanchè - non è solo quella di aumentare il numero delle presenze, quanto piuttosto di puntare sempre più su un turismo di qualità, e quindi su offerte turistiche in grado di soddisfare, in modo sostenibile, ogni tipo di esigenza. Ciò significa gestire i flussi e incentivare la nascita di hotel, anche di lusso, per poter innalzare il livello della nostra offerta affinché non sia solo mordi e fuggi ma possa proporre ai turisti esperienze immersive e attirare più risorse sui nostri meravigliosi territori".