Italia-Belgio 2-1, le pagelle: Lorenzo show, Chiello top

Insigne "man of the match". Chiellini muro umano

Lorenzo Insigne il migliore contro il Belgio (Ansa)

Lorenzo Insigne il migliore contro il Belgio (Ansa)

L'Italia vola in semifinale ai campionati europei battendo all'Allianz Arena di Monaco di Baviera 2-1 il Belgio grazie ai gol nel primo tempo di Barella al 31' e Insigne al 44'. Di Lukaku su rigore al 47' pt., le rete della bandiera per i Diavoli Rossi. L'Italia affronterà in semifinale la Spagna martedì 6 luglio a Wembley. 

Queste le pagelle dei giocatori della partita Italia-Belgio:

Il migliore: Insigne 8

Lo scettro di "man of the match" andrebbe diviso ex aequo con Barella. Premiamo il numero 10 azzurro perché finalmente tira fuori una prestazione e un destro all’altezza di quella maglia che indossa.

Donnarumma 7,5

Serata mostruosa di Gigio, con interventi da assoluto numero uno, in linea con gli anni al Milan e le richieste di Raiola. Un paio di parate davvero straodinarie. Al 22’ si esibisce in una parata su un bolide di De Bruyne: manona destra aperta. Dopo tre minuti, altra grande parata su un sinistro a giro di Lukaku. L’interista, però, lo spiazza dal dischetto confermandosi suo incubo personale come da trascorsi nei derby.

Di Lorenzo 5,5

Un suo errore in uscita dopo pochi secondi del match fa scattare il primo allarme in area azzurra. Sul suo binario ci sarebbe più libertà perché Doku non copre mai: una possibilità che resta al condizionale, perché il folletto del Belgio è un pericolo costante che costringe il terzino del Napoli a restare basso fino al fallo da rigore: il fischio, però, sembra abbastanza severo.

Bonucci 6

Pronti-via e c’è l’esultanza con il "risciacquo". Ma è un’esuberanza che si spegne in fretta perché Leonardo si vede giustamente annullare il gol per fuorigioco (di Di Lorenzo).  Serata per il resto di grande attenzione senza particolari interventi. Gioca con molta sicurezza, a conferma che la presenza di Chiellini lo aiuta molto anche in termini di tranquillità

Chiellini 7

E pensare che è stato in dubbio fino all’ultimo. Forse mai nella testa di Mancini. Perché quando Chiellini è così, deve giocare e basta. Muro umano, dominatore assoluto del traffico aereo. Argina praticamente sempre Lukaku: fosse consentito dal regolamento, andrebbe a placcare il centravanti interista anche sul dischetto del rigore. Serata semplicemente da capitano. 

Spinazzola 7

Bollicine col tappo. Nel primo tempo resta molto basso, in quella che però sembra una precisa indicazione di Mancini per bloccare il Belgio da quella parte. E proprio perché è una sera atipica la cosa migliore la fa in difesa: il salvataggio di coscia a porta vuota sul possibile 2-2 di Lukaku vale un gol. Nel finale, con gli spazi aperti, si spinge avanti, ma trova soltanto la maledizione dell’ennesimo infortunio: le lacrime sue, sono anche le nostre.

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Verratti 7

Si lotta la terra di mezzo con Tielemans che sembra in serata ispiratissima: ma «Marcolino» alza presto la voce e prende il comando della sua zona di campo. Recupera lui e serve Barella sul gol dell’uno a zero. Nei settantaquattro minuti in cui resta in campo, si comporta da leader e da giocatore di livello assoluto. Esce dopo aver dato fondo a tutte le energie.

Jorginho 7

Nelle scintille e nelle battaglie muscolari di centrocampo, lui cerca di far ragionare l’Italia con una lucida regia. Raffredda i palloni più caldi da toccare e non sbaglia praticamente mai né una scelta, né una giocata. Quinta partita e quinta prestazione di livello assoluto. Non a caso è il regista del Chelsea fresco di vittoria in Champions. Sarebbe davvero bello vederlo di nuovo in Italia.

Barella 8 

Folletto enorme, con una prestazione enorme nobilitata anche da una rete stupenda. Già perché il gol che sblocca la partita è un concentrato di potenza e qualità: strappa il pallone al contrasto della difesa belga e infila Courtois sul palo lungo. Un’altra serata gigantesca che conferma il livello spaziale raggiunto da questo ragazzino che, due anni fa, Conte definiva "quello del Cagliari". A Cagliari ora sono tutti orgogliosi.

Chiesa 6,5

E’ quello più in forma dei nostri attaccanti, tanto da vincere il ballottaggio con Berardi. Scelta di Mancini che viene sostenuta dai fatti, perché l’esterno della Juventus gioca soprattutto i primi quarantacinque minuti di grande intensità. Un destro a giro in chiusura di primo tempo fa partire un “uuuh” che da Monaco riecheggia fino a Roma. Nella ripresa paga forse un calo fisico.

Immobile 4,5

Almeno con l’Austria si era costruito un mezzo alibi con quell’incredibile palo colpito da fuori area. A Monaco, invece, mai un lampo che sia uno. Serata davvero da dimenticare: goffo nei controlli, gestisce male diversi palloni-chiave. Non incide mai fino a diventare praticamente un peso perché i compagni a un certo punto smettono di cercarlo. Purtroppo a certi livelli, la generosità non basta.

Mancini 7,5

Non ci sono più aggettivi per la nazionale del Mancio, arrivata già a trentadue risultati utili di fila. L’Italia ormai ha una personalità da grandissima squadra, forse senza rivali al momento nel panorama europeo. Contro De Bruyne, Lukaku and company, gli azzurri praticamente non si spaventano mai, né accusano il gol subito in chiusura di primo tempo: questo è sintomo di un gruppo fortissimo e maturo.

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I sostituti:

Cristante 6,5

Mancini pesca lui nel momento in cui c’è da fronteggiare l’onda del Belgio che comincia ad alzarsi e lui si fa trovare pronto. Da sottolineare anche la sensibilità con cui rincuora Spinazzola in lacrime per infortunio.

Belotti 6

Entra per un inesistente Immobile e questo già lo colloca in una posizione di simpatia. Poi si ritrova nel momento della gara in cui l’Italia non attacca più, quindi pulò fare poco se non battersi.

Berardi 6

Prezioso con il suo saper gestire il pallone, soprattuto nel finale in cui c’è da nasconderlo un po’ alla fame di pareggio dell’avversario.

Emerson sv

Poco incisivo, si mette più che altro a presidiare la zona ben consapevole che non può dare quello che ha dato finora il superbo Spinazzola

Toloi sv

Entra al 91’ per rafforzare la muraglia azzurra nell’assedio finale del Belgio

Voto squadra: 7,5

Gli avversari:

Courtois 6. Barella e Insigne lo fulminano senza possibilità di risposta. Alderweireld 5,5. Un gigante goffo, specie quando prova ad avanzare. Vermaelen 5. In grossa difficoltà come tutto il reparto Vertonghen 5. Irriso da Barella sull’1-0 azzurro Meunier 6. Complica la serata di Spinazzola. Tielemans 6. Partenza super, poi il giallo lo condiziona: saltato da Insigne sul 2-0. Witsel 6. Lotta, ma senza trovare mai dei lampi veri. T. Hazard 5,5. Impreciso e poco incisivo. De Bruyne 6,5. A metà servizio, ma comunque tre metri sopra gli altri.  Doku 7. E’ la carta a sorpresa: giovane, ma malizioso come nel rigore. Lukaku 6. Fatica un po’ nel farsi trovare. Glaciale sul dischetto. Martinez 6. Vince la scommessa Doku, ma il Belgio non gioca come ci si aspetta. Mertens 5. Chadli sv. Praet 5.

Arbitro Slavko Vincic 5. 

Giusto annullare l’1-0 dell’Italia al 13’, perché sulla punizione di Insigne sono in fuorigioco prima Chiellini, poi Di Lorenzo, prima che il pallone arrivi a Bonucci per la deviazione in rete. Il fischietto sloveno ammonisce Verratti per una trattenuta a Tielemans e, dopo poco, ‘pareggia’ i conti ammonendo il centrocampista del Leicester: giusti entrambi i cartellini. Al 45’ il rigore per fallo di Di Lorenzo su Doku lascia un po’ di amarezza e dubbi: una spinta del terzino del Napoli c’è, ma non tale da giustificare quel tipo di caduta da parte dell’esterno belga. Vincic fischia subito, ma conferma il penalty dopo il check del Var. Dubbi ancora più grandi, però, sul contatto a inizio ripresa tra De Bruyne e Jorginho che almeno un controllo dalla sala video lo avrebbe meritato.