De Ligt: "Alla Juventus calcio lento e poco offensivo. Bayern ciò che cercavo"

Il difensore ripensa al passato in bianconero: "Arrivai quando c'era Sarri, ma andò via solo dopo una stagione"

Monaco di Baviera, 28 luglio 2022 - Matthijs De Ligt continua a parlare del suo passato alla Juventus. Il difensore olandese, fresco di trasferimento al Bayern Monaco, ha rilasciato altre dichiarazioni sulla Vecchia Signora e, in particolare, sulla sua esperienza a Torino. Altre parole che, probabilmente, non faranno molto piacere ai tifosi e che rimarcano la volontà del giocatore di lasciare l'Italia.

De Ligt: "Alla Juve speravo in un calcio offensivo"

Cresciuto nelle giovanili dell'Ajax e consacratosi proprio in Olanda ad alti livelli, De Ligt è sempre stato avvezzo al calcio offensivo, totale, che si pratica ormai da anni da quelle parti. Proprio questo è stato uno dei fattori che lo ha allontanato dalla Juventus: "Sono arrivato a Torino perché l'allenatore era Sarri. Lui aveva fatto benissimo al Napoli e al Chelsea, ma solo dopo un anno è purtroppo andato via. Lo stile di gioco al quale ero abituato era caratterizzato dal pressing alto e dal prendersi rischi. Alla Juve, invece, è tutto il contrario: in Italia il ritmo è lento, si difende più bassi e hanno vinto quattro Mondiali in questo modo, per cui capisco il motivo per il quale pensino sia la strada giusta da percorrere". Una differenza di vedute che, al Bayern Monaco, sarà colmata: "I dirigenti mi hanno voluto ad ogni costo. Il Bayern è ciò che cercavo: calcio offensivo, allenamenti duri e tanta intensità". Queste parole seguono le dichiarazioni del tecnico dei bavaresi, Julian Nagelsmann, che aveva affermato come De Ligt fosse apparso provato dopo il primo allenamento in terra tedesca. Una frecciata che, alla Juventus, non sarà passata inosservata. Leggi anche: F1, Vettel annuncia il ritiro