Medicina

Ovaie più a rischio per mancanza di controlli, servono screening e test genomici preventivi

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Il tumore ovarico è una delle patologie più insidiose nella donna dopo la menopausa, prevenzione e cura possono fare la differenza. Purtroppo, secondo un’indagine condotta da Acto Italia, il 70% delle pazienti scopre il tumore ovarico solo quando è già in fase avanzata. È un dato allarmante che evidenzia la necessità di promuovere screening ginecologici efficaci nella donna anche quando tramonta il periodo fertile. Negli ultimi cinque anni sono stati fatti notevoli progressi. Nicoletta Colombo, Istituto Europeo Oncologia, sottolinea che per la prima volta è stato individuato un bersaglio specifico del tumore ovarico che può essere colpito con farmaci mirati.

 

Questo bersaglio, chiamato deficit della ricombinazione omologa, è presente nei tumori con mutazioni BRCA, e nel 25% delle neoplasie delle pazienti senza mutazioni. È quindi fondamentale garantire test genetici preventivi per le persone sane e test genomici sul tessuto tumorale, per personalizzare le cure. Nonostante questi progressi, meno della metà delle donne candidabili accede alla profilazione genomica. È quindi fondamentale agire per garantire standard di presa in carico omogenei e promuovere l’accesso a test diagnostici efficaci. Anche il ministro della salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato più volte l’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e di una presa in carico tempestiva e appropriata.

 

Questi sono i pilastri del Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, che punta a utilizzare le nuove tecnologie per migliorare la lotta contro il tumore ovarico e le altre patologie oncologiche. In questo contesto si inserisce la campagna di sensibilizzazione Manteniamoci Informate, giunta alla quarta edizione. L’iniziativa sul tumore ovarico (www.manteniamociinformate.it) promossa da Pro Format e Mad Owl in collaborazione con aBRCAdabra, ACTO, LOTO e Mai più sole, è stata estesa ad altre quattro tipologie di tumori ginecologici: endometrio, vagina, cervice e vulva. L’obiettivo è quello di far emergere i bisogni delle pazienti e favorire il confronto. È dunque fondamentale conoscere i rischi e le opportunità di prevenzione e cura del tumore ovarico e degli altri tumori ginecologici attraverso una maggiore consapevolezza e accesso a screening efficaci.

 

 

Scatti d’alta moda: venti donne dopo il carcinoma

 

Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno: numerosissime iniziative in tutta Italia. A Roma, il 18 ottobre, l’Ospedale Isola Tiberina ha organizzato, in collaborazione con la casa di alta moda Valentino, una mostra fotografica all’interno dell’Ospedale. Gli scatti, realizzati grazie alla disponibilità di Pierpaolo Piccioli, Direttore Creativo di Valentino, hanno coinvolto venti donne che hanno vissuto l’esperienza del carcinoma al seno.

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