Cellule staminali al posto del lifting: effetto naturale che dura nel tempo

Voglia di lifting in crescita? «In realtà c’è un atteggiamento più maturo che sta prendendo piede, affiancando al semplice lifting facciale la Terapia autologa rigenerativa» spiega Bruno Bovani, chirurgo plastico di Perugia e presidente del Gruppo di Studio sulle Tecnologie Gist che opera nel capoluogo umbro e nella Repubblica di San Marino. «In pratica riposizioniamo chirurgicamente i tessuti lassi e contemporaneamente abbiniamo un impianto di cellule staminali prelevate dal grasso – prosegue – . In questo modo otteniamo un ringiovanimento dei tessuti che il lifting da solo non concederebbe».

Le cellule staminali, che risiedono nei depositi di grasso, possono essere impiegate per generare una forte spinta alla rigenerazione: «Anche se noi già conoscevamo bene le potenzialità del grasso – sottolinea il medico – per migliorare lo stato dei tessuti, mancava la dimostrazione scientifica della presenza in esso di cellule staminali che, una volta attecchite, generano nuovo collagene e nuove fibre elastiche».

«Grazie ai numerosissimi studi scientifici pubblicati su prestigiose riviste internazionali, ad alcuni dei quali ho partecipato personalmente, abbiamo la certezza che manipolando adeguatamente il grasso prelevato da una delle tante aree di deposito che abbiamo, possiamo ottenere un processo di vero e proprio ringiovanimento della pelle dei nostri pazienti – conclude il dottor Bruno Bovani – . Per quanto riguarda la durate dell’effetto di ringiovanimento, questa metodica segue regole completamente diverse da quelle di un comune filler prodotto dall’Industria. Le cellule che noi andiamo a trapiantare avranno un tempo di latenza per attecchire ed iniziare il loro processo rigenerativo. Dopo circa 2-3 mesi dall’impianto cominceremo a vedere il miglioramento dei tessuti che continuerà progressivamente per circa 6-8 mesi»