Salvini: "Governo? No pregiudizi su Di Maio". Ma Berlusconi lo gela

Telefonata Salvini-Di Maio. Il leader della Lega: "Governo col M5s? Tutto possibile, escluso il Pd". Ma il Cavaliere lo gela: "Aperture ai grillini? Sì, per cacciarli fuori". Centrodestra al lavoro sul progetto di manovra. Salvini: "Stop aumento Iva, cancelleremo accise sulla benzina"

Matteo Salvini all'incontro con la stampa estera (LaPresse)

Matteo Salvini all'incontro con la stampa estera (LaPresse)

Roma, 14 marzo 2018 – E' un Matteo Salvini 'di governo' quello che incontra la stampa estera. Il leader della Lega - che oggi ha sentito Di Maio (oltre a Martina e Grasso) sulla presidenza delle Camere - parla di “progetto comune del centrodestra” e assicura che se “altri si avvicinassero ne riparleremmo come coalizione e non come singolo”. Accordi di governo della Lega con altri partiti? “No”, risponde secco Salvini. Che però non chiude le porte a una eventuale intesa col Movimento 5 Stelle - visto come fumo nel gli occhi da Berlusconi - e allontana possibili tensioni, nel caso, tra lui e Di Maio. “Su nomi e ruoli non ci sono pregiudizi, mi interessa il progetto: se c'è condivisione di progetto ragioniamo”. Tra centrodestra e grillini, pare intendere a questo punto. “Chiunque venga al governo con noi deve impegnarsi a cancellare la legge Fornero, a ridurre le tasse, a rendere l'Italia più federale e meno burocratica”. Sostanzialmente, la linea di Luigi Di Maio che oggi ha assicurato: “Impiegheremo meno tempo della Germania a fare il governo”, con i tedeschi che hanno formato l'esecutivo a sei mesi dal voto. “Escluso un governo col Pd – il commento di Salvini – tutto è possibile”. Il leader della Lega ha declinato l'ipotesi che lo vede favorito per la corsa alla presidenza del Senato. "Onorato, ma no". Quindi ha confermato che c'è accordo nel centrodestra per indicarlo come candidato premier alle consultazioni con Mattarella. "Ma questa è l'ultima cosa che mi interessa, al momento". 

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Salvini: "Al governo coi 5 Stelle? Sicuramente mai con il Pd"

BERLUSCONI – L'eventuale accordo tra grillini e centrodestra non sembra invece rientrare nei piani di Silvio Berlusconi che oggi si esprime su toni decisamente diversi rispetto al collega di coalizione. A chi gli chiede di aperture verso il Movimento 5 Stelle, il Cavaliere risponde: "Ho aperto la porta per cacciarli fuori". E su Salvini presidente del Senato:  "È ancora tutto così, per aria". Berlusconi, secondo fonti parlamentari, sarebbe invece disponibile a un ipotesi di governo di centrodestra con il Pd che potrebbe appoggiare singoli provvedimenti. Ma non solo, ai parlamentari di Forza Italia il Cavaliere avrebbe detto che il suo obiettivo è quello di persuadere anche Meloni e Salvini sulla linea dell'appoggio esterno del Pd.  Secondo le stesse fonti, per Berlusconi bisogna anche "convincere più parlamentari possibili dei Cinque stelle a passare con noi". Quasi una campagna, per deputati e senatori azzurri, del tipo 'fatevi un amico 5 Stelle' così da portarlo nel centrodestra. 

PRIMO CONTATTO SALVINI-DI MAIO - C'è stato quindi oggi, la telefonata Salvini-Di Maio sulle partite di Montecitorio e Palazzo Madama. La chiamata è avvenuta nel tardo pomeriggio: i due hanno concordato sulla necessità di confrontarsi sulle presidenze delle due camere nel rispetto del voto degli italiani. “Gli organismi di garanzia sono slegati dai programmi di governo – precisa il leader della Lega -. Per il governo stiamo lavorando a un programma comune di centrodestra e poi quando saremo chiamati dal Quirinale ci sarà una proposta di tutto il centrodestra. Se altri si avvicinassero ne riparleremmo come coalizione, non come singolo”. Quindi nega eventuali accordi tra la Lega, singolarmente, e altri partiti.

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La maggioranza non c'è, i numeri parlano chiaro. Ed ecco allora che un ipotetico governo con l'appoggio 5 Stelle non va escluso. “Abbiamo un programma e chiunque venga al governo con noi deve impegnarsi a cancellare la legge Fornero, a ridurre le tasse al 15%, a rendere l'Italia più federale e meno burocratica – spiega Salvini -. Se ci sono altri suggerimenti a partire da questo presupposto siamo ben contenti di accoglierli”. Il numero uno del Carroccio guarda avanti e ritorna su quella manovra già ventilata e su cui i suoi (del centrodestra) stanno lavorando in vista del Def. “La Flat tax sarà avviata grazie a una pace fiscale tra cittadini ed erario – annuncia -. Vogliamo rimettere in circolo denaro che attualmente è bloccato”, aggiunge. Quindi chiarisce: “Escludiamo qualsiasi aumento di tasse e accise. Anzi, durante il primo Consiglio dei ministri cancelleremo le 7 più antiche accise sulle benzine”. Sull'Iva è perentorio: “Non l'aumenteremo”. Proprio come ha invocato oggi Di Maio.