Draghi lascia in anticipo il vertice Nato: cosa sta succedendo nel Governo

De Masi: "Conte chiese a Grillo di rimuovere Conte dal M5s". Palazzo Chigi smentisce. Il comico: "Su di me e Draghi solo c...". Ma Conte va da Mattarella: situazione è grave. Domani Cdm su caro energia e "altri provvedimenti urgenti"

Roma, 29 giugno 2022 -  Nervi a fior di pelle nel governo. E Draghi corre ai ripari: il premier riparte questa sera per Roma, lasciando in anticipo il vertice Nato di Madrid dove sarà rappresentato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. In agenda le grane interne, ma soprattutto un Consiglio dei ministri convocato per domani su caro-bollette e altri provvedimenti urgenti.

Draghi-Conte, i retroscena dello scontro e la frittata di Grillo

Caso Conte-Draghi

In serata il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è salito al Colle per un colloquio di un'ora con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al capo dello Stato avrebbe espresso la gravità della situazione, ma non avrebbe paventato uscite dall'esecutivo dei 5 Stelle. 

A mettere in fibrillazione la maggioranza una frase del sociologo Domenico De Masi in un'intervista al Fatto Quotidiano. "Grillo mi ha raccontato che Mario Draghi gli ha chiesto di rimuovere Giuseppe Conte dal M5s, perché inadeguato", le dichiarazioni che hanno fatto esplodere il caso. Una versione smentita seccamente in serata da fonti di Palazzo Chigi.

Filtra anche la dura reazione di Grillo. "Ogni volta vengo strumentalizzato e raccontano cazzate su di me e su Draghi...", si sarebbe sfogato il comico con alcuni dei suoi fedelissimi questa mattina, fortemente rammaricato per le dichiarazioni di De Masi. Anche per questo Grillo avrebbe deciso di non vedere la delegazione del M5S al governo.

In mattinata il presidente del Consiglio aveva gettato acqua sul fuoco: "Ci siamo parlati con Conte poco fa, abbiamo cominciato a chiarirci, ci risentiamo domani per vederci al più presto. Il governo non rischia", assicurava ai giornalisti. E per dare l'idea di come la situazione fosse meno agitata di quanto apparisse sottolineava un particolare: "Avevo cercato Conte questa mattina, mi ha richiamato lui".

Ma i retroscena di palazzo raccontano di un colloquio gelido tra i due, con Conte che avrebbe esternato tutto il suo malcontento per la vicenda: con questi continui sgambetti ci spingete fuori dal governo, il senso del ragionamento espresso dal leader del M5s, convinto ultimi eventi sarebbero la prova che si sta giocando una partita politica contro il suo partito. La miccia è accesa e la tensione oltre i livelli di guardia, alimentata dalle bordate che arrivano nel pomeriggio dalla Lega sullo ius scholae.

La versione di De Masi

De Masi, coordinatore scientifico della scuola di formazione del M5S, avrebbe avuto un incontro con il garante del Movimento, un faccia a faccia nel quale si sarebbe parlato della situazione dei 5 Stelle alla luce della scissione generata dall'addio di Luigi Di Maio. "Grillo mi ha spiegato che il premier gli manda messaggi sulle cose da fare, sui provvedimenti da approvare, insomma sul rapporto da tenere con il governo".

Grillo avrebbe anche confessato che Draghi finora gli avrebbe dato "tutto quello che gli ho chiesto sul piano politico quando quando siamo al governo", queste le parole del garante dei 5 Stelle riportate da De Masi. "Io e il premier ci capiamo siamo due nonni". Secondo De Masi, il rapporto di Grillo con Conte sarebbe invece "conflittuale, per come lo decodifico io. Penso che Beppe abbia paura di perdere il Movimento, il suo figlio politico. Teme che Conte gli tolga potere, ma il presidente del M5s non è un furbastro, è un brav'uomo. Se fossi in lui, ora me ne andrei. Non può venire una persona da Genova e decidere al posto tuo, dopo che ti sei caricato il peso del Movimento. Non puoi delegittimarlo così: è poco dignitoso".

Dopo l'annuncio di una lunga telefonata avvenuta in mattinata, sono arrivate le reazioni di Conte e Grillo. Grillo, prima degli incontri del Senato, ha parlato ai giornalisti di "storielle vostre" per coprire la verità. Conte invece ha tirato in ballo il premier Draghi: "Trovo sinceramente grave che un premier tecnico che ha avuto da noi investitura, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono per altro", ha detto Conte.

Conte

Sulla richiesta di Draghi a Grillo di una sua rimossione da capo del M5S, Conte si è detto "sconcertato. Il nostro atteggiamento, che ho sempre definito leale, costruttivo, corretto nei confronti del governo, non cambia neppure di fronte a episodi che reputo così gravi. Perché il nostro obiettivo non è sostenere Draghi, il nostro obiettivo è sostenere e tutelare gli interessi degli italiani. E' chiaro ed è sotto gli occhi di tutti che io personalmente e il Movimento siamo sotto attacco perché alcune posizioni non rientrano in quello che è il pensiero diffuso, il pensiero dominante. Si conferma che le ultime iniziative, tra cui la costituzione di un nuovo gruppo, rispondono a logiche e manovre di Palazzo".