Governo, Berlusconi scarica Salvini: "Torna a casa". E Matteo perde le staffe

Governo, voto online su contratto definitivo. Ira di Berlusconi che prende le distanze da Salvini. Il leader leghista lo chiama per avere spiegazioni ma il confronto resta infuocato.

Salvini e Berlusconi insieme

Salvini e Berlusconi insieme

Roma, 18 maggio 2018 - Prove tecniche di divorzio tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini? Con il contratto di governo Lega-Cinquestelle ormai chiuso, divampa lo scontro nel centrodestra, fin da stamattina, con il Cavaliere che 'licenzia' l'alleato, suggerendogli di "andare a casa”. “Nell'ultima telefonata che gli ho fatto, gli ho consigliato questo”, spiega da Aosta, dove si è recato per l'ultima giornata di campagna elettorale per le regionali e, sempre dal capoluogo altoatesino, si candida a leader di un esecutivo di centrodestra se il presidente Mattarella lo chiamasse. Parole che hanno fatto perdere le staffe a Salvini che l'ha chiamato al telefono per chiedergli conto delle sue affermazioni. La conversazione tra i due ha avuto toni piuttosto accesi ma si sarebbe conclusa con un chiarimento. Berlusconi è quindi rientrato in albergo dove resterà fino alle 18, ora in cui è previsto il comizio di chiusura della campagna del centrodestra per le elezioni regionali della Valle d'Aosta."Io - ha detto Berlusconi stamattina - sono assolutamente disponibile e credo che non ci sia nessun candidato paragonabile a Silvio Berlusconi, non hanno nessuno che ha la competenza e l'esperienza di poter fare il premier". "In questo momento su tavolo della trattativa per il governo - ammette - c'è molta distanza" con il Carroccio che – mette in chiaro - “non ha parlato a nome della coalizione, ha sempre e soltanto parlato a nome proprio e della Lega”, ma “la coalizione con un programma comune è assolutamente altra cosa e non ha nulla a che vedere con il Movimento 5 stelle". Anzi – non nasconde Berlusconi - "siamo fortemente delusi e molto preoccupati perché troppi punti del nostro contratto di centrodestra non sono presenti, e ce ne sono altri che addirittura sono contrari a quelli che sono i nostri valori fondanti”. Il tasto dolente è, in particolare, la giustizia, un capitolo “preoccupante” del Contratto, “dove ci sembra che siano tenute posizioni giustizialiste che ritenevamo superate” spiega.

Governo, voto online su contratto definitivo. Ira di Berlusconi Comunque – aggiunge prudente il leader di FI - "adesso non possiamo ancora dare un giudizio definitivo. Intanto perché il contratto non ho avuto ancora modo di leggerlo tutto. Lo stiamo esaminando a Milano e a Roma e siamo in procinto di convocare un comitato di presidenza in cui nostri esperti daranno il loro parere. Soltanto dopo potremmo dare una risposta definitiva". E sottolinea come nell’accordo ci siano "situazioni non comprensibili dal punto di vista dei costi che qualcuno dei nostri ha già quantificato in 100 miliardi per quanto riguarda la necessità di certe realizzazioni”. “Stiamo vedendo punto su punto - ha aggiunto Berlusconi - e prenderemo al più presto una decisione, ho già detto ai miei di convocare un Ufficio di presidenza, forse già per sabato e domenica».

Berlusconi non è preoccupato dei sondaggi. Quelli di oggi - riconosce - "fotografano un momento di grande visibilità di Salvini, Di Maio e coloro che stanno conducendo questa trattativa, che sono tutti i giorni sulle prime pagine dei giornali e nei titoli dei telegiornali".

Sull'altro fronte, quello leghista, il segretario del Carroccio replica a distanza su Facebook, esaltando i risultati della trattativa con il M5s. "Giorni e notti di lavoro, tanti punti del programma della Lega e del centrodestrain questo 'contratto di governo': dalla sicurezza alle pensioni, dall'immigrazione al lavoro, dalla legittima difesa alla Flat Tax, dalla chiusura dei campi Rom agli asili gratis per le famiglie italiane, dall'autonomia delle Regioni alla chiusura delle cartelle di Equitalia". "Basta - tuona Salvini - bugie di giornali e tivù, ecco la realtà: vi piace??" Ma Berlusconi ha già pronto un piano B e mette in chiaro che, se il governo Di Maio-Salvini non dovesse andare in porto, "dovrebbe esserci la possibilità di dare l’incarico al centrodestra e di presentare il proprio programma al Parlamento dove saremmo sicuri di ottenere la maggioranza e dare vita a un governo che potrebbe durare per molto tempo, anche per tutta la legislatura» e aggiunge senza timore di incensarsi: "A questo si aggiunge il fatto che un certo Silvio Berlusconi  - che ha un’esperienza di nove anni al governo del Paese che ha presieduto per te volte il G8 - è tornato disponibile perché c’è stata la riabilitazione e quindi credo che con la carenza di personaggi che verifichiamo in queste ore io sono disponibile».

E gli azzurri sembrano condividere la linea del Cavaliere. Di sicuro lo fa il deputato Luca Squeri: "Comprensibile e lodevole il tentativo di Salvini di dare un esecutivo al Paese - scrive su twitter -, ma poi bisogna valutare i risultati e, visto il contratto di governo, il consiglio più giusto è quello di Silvio Berlusconi: Salvini torni a casa. Unica via è un governo di centrodestra".