Governo, Giorgetti: "Sforare il 3%? Sì, per mettere in sicurezza l'Italia"

E sui fondi della Lega: "Se arriva la condanna il partito non esiste più"

Giancarlo Giorgetti (Ansa)

Giancarlo Giorgetti (Ansa)

Marina di Pietrasanta (Lucca), 31 agosto 2018 - E' un Giancarlo Giorgetti a tutto tondo, quello che parla alla festa del Fatto Quotidiano, non sottraendosi agli argomenti più vari, dall'economia ai migranti, dalle opposizioni al ponte Morandi per arrivare ai difetti di Matteo Salvini (che secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio è parecchio permaloso) e anche ai suoi pregi ("Matteo sa tenersi tarato sulla pancia degli elettori e quando sentirà che è il momento di frenare, lo farà").  Su di sé confida:  "Umberto Bossi mi ha insegnato tutto in politica e mi diceva che ero troppo buono per fare politica, forse sono diventato cattivo...". E sul governo giallo-verde: Lega e M5s sapevano "dall'inizio che sono cose diverse, che ci sono delle originalità diverse; però ambedue vogliamo cambiare le cose, lo stiamo facendo". Poi anche Giorgetti attacca il presidente francese: "Macron è molto più cattivo di Conte e Salvini sommati assieme".

ECONOMIA E 3% - "Quello che è certo è che non siamo assolutamente soddisfatti di come sta andando l'economia, abbiamo ambizione, qualcuno dirà la temerarietà, di portare l'Italia a un tasso di sviluppo sopra il 2-3%. Soltanto con lo sviluppo dell'economia si può affrontare il rilancio dello Stato", spiega il ministro bocconiano. Quanto alla possibilità di sforare il 3%, "se è necessario per mettere in sicurezza il Paese, anche sì. Credo che sia interesse anche dell'Europa". E spiega meglio: "Dobbiamo intavolare con la Ue un negoziato serio, poiché negli ultimi 20 anni non sono stati fatti investimenti seri, soprattutto per il mantenimento delle infrastrutture di questo Paese. E' quindi indispensabile mettere mano non solo ai ponti, ma anche alle scuole, agli edifici pubblici a rischio e ad altre situazioni".

FONDI LEGA - Giorgetti è preoccupato. Se il tribunale del Riesame dovesse decidere di requisire i futuri proventi al partito, "a quel punto evidentemente un partito politico non potrebbe più esistere, perché non ha più soldi". La domanda era questa: "Se il 5 settembre il tribunale decidesse di sequestrare i soldi della Lega ovunque siano, la Lega potrebbe pensare di cambiare nome e fare un nuovo partito?". E la replica: "I soldi che avevamo sono già stati presi dalla magistratura - puntualizza Giorgetti - Il 5 settembre si deciderà se tutti i futuri proventi, oggi fondamentalmente versamenti dei parlamentari e dei consiglieri regionali, devono venire automaticamente requisiti". Quindi, "Se ci dovesse essere questo tipo di interpretazione da parte della magistratura questa conseguenza sarebbe definitiva".  Giorgetti ha quindi precisato che la Lega non contesta la decisione "in quanto tale, ma perché frutto di una sentenza non ancora definitiva. Arrivasse dopo una sentenza della Cassazione io non avrei niente da dire". Ma "in teoria la Lega potrebbe essere assolta".

NODO MIGRANTI - La linea Giorgetti è chiara: meno migranti in Italia, più soldi per i poveri italiani. "È brutto da dirsi, sembra un po' razzista, ma sarà così nella prossima legge di bilancio - spiega - anche se dobbiamo fronteggiare le spese dei governi precedenti". Insomma, una parte dei 4,6 miliardi  messi a bilancio per l'accoglienza dei migranti, ora che sono diminuiti gli sbarchi verranno destinati ai poveri italiani

Quanto alla vicenda della nave Diciotti, con l'avviso di garanzia a Salvini, il leghista sorride: "rispondo da bocconiano e non da politico: mi sono fatto il convincimento che il magistrato a tutti i costi volesse in qualche modo indagare Salvini e in qualche modo a Salvini non dispiacesse. Il risultato di questa vicenda è che sono contenti sia Salvini sia il magistrato".

SUMMIT A TRE - Tria, Salvini e Di Maio: "L'unico problema per metterli d'accordo è trovarli insieme - scherza Giorgetti - Uno sta in Cina, l'altro in diretta Facebook. Quando riesci a trovare un giorno per chiuderli un'ora in una stanza con il presidente Conte l'esperienza dice che le soluzioni si trovano. A settembre hanno finito di fare i loro giri e troveremo le soluzioni". 

PD E FORZA ITALIA - Il sottosegretario ne ha anche per l'opposizione: "Pd e Forza Italia non riescono a portare avanti idee di nessun tipo, l'opposizione non esiste - è la zampata - Facciamo tutto noi: il governo e l'opposizione. Ogni tanto litighiamo per dare soddisfazione alla gente". E a proposito di una riunificazione del Centrodestra: "Se portiamo via elettori a Forza Italia, o ad altri partiti, non è colpa nostra, ma loro", sottolinea. In altre parole,  "le idee della Lega sono più attrattive di altre, il fatto che noi cresciamo crea di fatto la Lega come partito di riferimento del centrodestra, anche se secondo me sono ormai superate le categorie centrodestra e centrosinistra".