Governo Draghi, fiducia alla Camera: 535 sì, 56 no e 5 astenuti

Fra i 5 stelle in 16 votano no, 12 gli assenti. Nella sua replica il premier ha parlato di semplifcazione, lotta alla corruzione, giusta durata dei processi, sport e turismo

Mario Draghi (Ansa)

Mario Draghi (Ansa)

Roma, 18 febbraio 2021 - Con 535 sì, 56 no e 5 gli astenuti il governo di Mario Draghi incassa la fiducia anche alla Camera, dopo averla ottenuta in scioltezza in Senato (262 sì). E si posiziona così al terzo posto per voti favorevoli al suo governo, dopo Monti e Andreotti IV (del 1978), che ottenne 545 sì. 

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"Bene la fiducia al Governo Draghi. Ora insieme al lavoro per amore dell'Italia e per dare ai giovani un Paese migliore", ha scritto su Twitter Nicola Zingaretti. E Luigi Di Maio, ministro degli Esteri: "Ora è il momento di dare risposte. Il Paese sta attraversando uno dei momenti più bui di sempre e ci sono priorità come i vaccini, il sostegno a imprese, partite iva e famiglie. Questa è la strada da seguire". Da parte della Lega, il leader Matteo Salvini chiede "a Draghi di programmare delle riaperture. E' chiaro che tutti hanno interesse che la gente sia tranquilla e non si ammali, i gestori degli impianti di sci erano disposti a riaprire con un terzo della capienza, mi auguro che il ritorno alla normalità si affacci".

Legalità, sicurezza e semplificazione

Strappa diversi applausi alla Camera la breve replica (13 minuti) del premier Mario Draghi, che punta su semplificazione "che avrebbe un ruolo anticorruttivo" e su legalità e sicurezza che "sono la base per attrarre investimenti". "La corruzione è disincentivante sul piano economico per gli effetti depressivi sulla competitività e la concorrenza - osserva il presidente del Consiglio -. Per quanto riguarda gli appalti pubblici, centrale è il ruolo del'Anac". Draghi assicura che "l'impegno del governo è totale"sulla tutela del Made in Italy e della concorrenza sleale per le pmi, per le quali l'esecutivo intende sostenere l'internazionalizzazione e potenziare il credito d'imposta. Il governo - dice ancora Draghi - si impegna a "migliorare la giustizia civile e penale" e sulla necessità di "un processo giusto e di durata ragionevole in linea con la durata degli altri Paesi europei". Draghi spiega quindi che non sarà trascurata "la condizione di tutti coloro che lavorano e vivono nelle carceri, spesso sovraffollate, esposte a rischio e paura del contagio e particolarmente colpite dalla funzione necessarie a contrastare la diffusione del virus". 

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"Se c'è un settore che riparte sicuramente è il turismo, siamo l'Italia, quindi merita sostegno", dice poi Draghi ricordando anche i "Giochi olimpici di Milano e Cortina 2026" che saranno "un'occasione di sviluppo per infrastrutture, turismo, innovazione tecnologia, ricerca e sostenibilità ambientale". "Il fatto che non abbia detto nulla ieri" sullo sport "non significa che non sia meno importante - aggiunge il premier -. E' un mondo profondamente radicato nella nostra società e nell'immaginario collettivo, fortemente colpito dalla pandemia. Questo governo si impegna a preservare e sostenere sistema il sportivo italiano tenendo conto della sua peculiare struttura e dei molteplici aspetti che lo caratterizzano, non solo in relazione all'impatto economico, agli investimenti e ai posti di lavoro ma anche per il suo straordinario valore sociale, educativo, formativo, salutistico". Quindi la chiusa: "Spero condividiate questo sguardo costantemente rivolto al futuro, che confido ispiri lo sforzo comune verso il superamento di questa emergenza sanitaria e della crisi economica. E che certamente caratterizzerà, nelle mie ambizioni, l'azione di questo governo". 

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Nei 51 minuti del discorso di questa mattina, Draghi ha invece tracciato ieri la road map di quella che sarà l'azione di governo. A cominciare dalla lotta alla pandemia, con la svolta in arrivo sul piano vaccini.  E poi la scuola, dove le ore perse vanno recuperate. Senza dimenticare il lavoro, con gli aiuti che andranno solamente alle imprese sane, nonostante la probabile mini proroga al blocco dei licenziamenti.

La diretta

Ore 21:50 - Sul voto di fiducia al governo Draghi alla Camera sono ben 16 i voti contrari tra le fila del Movimento 5 stelle, poi ci sono 4 astenuti e in 12 non hanno partecipato al voto, ma di questi 2 risultano in missione. E' quanto emerge dai tabulati della votazione.

Ore 21:44 - La Camera dei deputati ha votato la fiducia al governo guidato da Mario Draghi. I voti a favore sono stati 535, i contrari 56, gli astenuti 5.

Ore 21:09Fratelli d'Italia è l'unica forza di opposizione al governo Draghi ed è normale che coloro che si ritengano incompatibili con il Pd, il M5S e il partito di Renzi scelgano il nostro movimento come loro casa naturale. Benvenuto al deputato Gianluca Vinci che da oggi entra a far parte del nostro gruppo parlamentare. Insieme lavoreremo per tutelare gli italiani e dare loro quelle risposte che un governo, in continuità con il Conte 2 e fortemente sbilanciato a sinistra, non riuscirà a dare''. Lo afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

Ore 21:07 - Il deputato M5S Massimo Enrico Baroni ha votato no alla fiducia al governo Draghi.

Ore 21.05 - La deputata M5S Leda Volpi ha votato no alla fiducia al governo Draghi

Ore 21:04Gianluca Vinci della Lega vota no sulla fiducia al governo Draghi.

Ore 20.45Il deputato M5s, Raphael Raduzzi, si è astenuto nel voto di fiducia al governo Draghi durante la prima 'chiama'.

Ore 20:40Jessica Costanzo si autosospende dala Movimento 5 stelle. La parlamentare ha comunicato la sua decisione dopo aver confermato in Aula il suo no al governo Draghi.

Ore 20:37 - Al via nell'Aula della Camera la votazione sulla fiducia al governo Draghi. La votazione è palese ed avviene per appello nominale: ciascun deputato sfila davanti al banco della presidenza e dichiara ad alta voce il proprio voto.

Ore 19:50 - I deputati del M5s Pino Cabras, Andrea Colletti, Jessica Costanzo, Paolo Giuliodori, Alvise Maniero e Andrea Vallascas annunciano il loro "no" ed esprimono "piena solidarietà ai senatori espulsi da Vito Crimi aver votato contro la fiducia a questo Governo della grande ammucchiata, per essersi astenuti o per non essere stati presenti".

Ore 19:20 - Parla Giorgia Meloni e cita 'L'opera da tre soldi' di Bertolt Brecht. "Ci si sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupatì. Potrei giustificare così la scelta di Fratelli d'Italia che oggi voteranno contro la fiducia, unica forza, ma la verità è che non avevamo scelta per coerenza e serietà, esattamente come nessuno in Italia si fiderà più di chi firma un contratto e poi non lo rispetta". E ancora: "Oggi ci aspettiamo da lei che dica con la stessa determinazione che farà tutto quello che serve per difendere l'Italia, i suoi confini e la sua identità. Noi la giudicheremo su questo, solo su questo, senza pregiudizi né sconti. E anche noi faremo tutto quello che serve per salvare questa nazione". 

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Ore 18:30 - iniziano le dichiarazioni di voto

Ore 18:25 - Breve e composta standing ovation al termine della replica del premier Mario Draghi a Montecitorio.

Ore 18:08 - Draghi esordisce sottolineando che "l'impegno del governo è totale" sulla tutela del Made in Italy e della concorrenza sleale per le pmi. Parla poi di quanto sia necessario combattere la corruzione che deprime l'economia.

Ore 18:02 - Iniziata la replica di Mario Draghi alla Camera

Ore 16:37 - Conclusa la seduta sulla discussione, si riprende alle 18 con la replica del presidente del Consiglio.

Ore 16:12 -  Zingaretti: con Salvini "ci è sembrato corretto incontrarci, rimaniamo forze alternative ma ora" al governo "oltre alle parole serve la coerenza dei comportamenti. È un leader politico forte delle sue idee, che combatte per le sue idee come combattiamo tutti. Quello che ho detto a Salvini vale anche per me: basta con la fibrillazione delle bandierine da mettere". Il segretario Pd aggiunge: "Ora coerenza: non si può continuare con la battuta quotidiana. Abbiamo fatto un patto» di governo: «si difende e si va avanti col programma di governo".

Ore 14.43 - "Nelle prossime ore, e non solo dai 5 Stelle, ci saranno diverse persone che cominceranno il loro cammino con la Lega, sia in Parlamento che nei territori, sia alla Camera che al Senato". Lo ha detto Matteo Salvini, nel corso di un punto stampa.

Ore 14.11 - Sostegno al governo Draghi, da parte di Rossella Muroni, deputata di Leu e vice presidente della Commissione Ambiente alla Camera, ma anche un invito ad avere "coraggio" nelle azioni che dovranno consentire una vera transizione ecologica del Paese.

Ore 13.40 - La linea dura di Vito Crimi, che su Facebook ha annunciato l'espulsione dei 15 senatori che ieri hanno votato contro la fiducia al governo Draghi, non frena il fronte del no alla Camera, dove sarebbero "tra i 17 e i 23, allo stato attuale" i deputati che starebbero valutando il voto contrario. Lo spiegano all'Adnkronos fonti M5S.

Ore 13.25 - "Ringrazio il presidente Draghi perché nel suo discorso ha dato spazio ai temi della cultura, della scuola, dell'universita' e della ricerca, focalizzando sulla promozione del capitale umano uno degli obiettivi centrali del progetto di riforme", così la capogruppo dem in commissione Cultura, Flavia Piccoli Nardelli, nel suo intervento in Aula alla Camera per la fiducia al governo Draghi.

Ore 13.12 - "Tre anni fa, il 18 febbraio 2018, i candidati di Fratelli d'Italia firmarono un impegno solenne con gli elettori: mai accordi e patti di governo che avrebbero portato a tradire il nostro programma. Oggi come allora, noi manterremo questa promessa", lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.