Elezioni comunali: le sfide chiave, come si vota e quando si può fare il voto disgiunto

Domenica 26 maggio oltre 16 milioni di elettori saranno chiamati a scegliere 3.810 nuovi sindaci. Ecco tutto quello che c'è da sapere

Domenica 26 maggio in 3.810 comuni si elegge il sindaco

Domenica 26 maggio in 3.810 comuni si elegge il sindaco

Roma, 25 maggio 2019 - Sarà battaglia municipio per municipio. Domenica 26 maggio oltre 16 milioni di elettori saranno chiamati a scegliere 3.810 nuovi sindaci. La battaglia tra Lega e sinistra si giocherà in molti casi all'ultima scheda. Ecco le sfide da tenere d'occhio e una breve guida per capire come si vota, cosa serve prima di recarsi alle urne e quando si può effettuare il voto disgiunto.

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I capoluoghi di Regione

Saranno soprattutto queste le città da tenere d'occhio. Queste cinque sfide saranno determinanti per capire chi uscirà vincitore dalla tornata elettorale e chi invece dovrà cospargersi il capo di cenere.

FIRENZE Saranno in nove a sfidarsi per mettere la propria bandierina sulla città simbolo della Toscana. Dario Nardella, il sindaco uscente del Pd, è appoggiato da +Europa e quattro civiche. Lo tallona da vicino, sperando di arrivare al ballottaggio, il leghista Ubaldo Bocci, candidato unitario del centrodestra e sostenuto da sei liste civiche. Il M5s punta tutto su Roberto De Blasi. L'unica donna che si presenta ai cancelli di partenza è Antonella Bundu, sostenuta da una coalizione della 'sinistra unita'. CasaPound schiera Saverio Di Giulio, mentre Mustafa Watte è l'alfiere della lista civica Punto e a capo. Completano i magnifici nove, Andres Lasso per i Verdi; Gabriele Giacomelli per il Partito Comunista e Fabrizio Valleri della lista civica Libera Firenze.

BARI Il sindaco uscente del Pd, Antonio Decaro, attuale presidente dell'Anci, potrebbe riconfermare la poltrona avendo la meglio sugli sfidanti Pasquale Di Rella (FI) ed Elisabetta Pani (M5s). In corsa ci sono poi la consigliera uscente (ex Fi) Irma Melini, che partecipa con una sua lista civica, l'ex consigliere di Rifondazione Sabino De Razza (Baricittàperta) e Francesco Corallo (Pensionati e Invalidi Giovani Insieme).

PERUGIA Ben dieci i candidati a sindaco. Andrea Romizi, di Forza Italia, è a caccia della riconferma. A contendergli la poltrona sarà soprattutto Giuliano Giubilei, sostenuto dal Pd e altre tre liste. Per il Movimento 5 stelle si presenta Francesca Tizi. Per la sinistra c'è Katia Belillo. Gli altri candidati sono Antonio Ribecco (Casapound), Salvatore Iacobelli (il Popolo della famiglia), Giordano Stella (Coscienza verde), Carmine Camicia (appoggiato da due civiche), Cristina Rosetti (#Noicittadini), e Marco Mandarini (sostenuto da due civiche).

CAMPOBASSO Una poltrona per cinque. Il sindaco uscente Antonio Battista (Pd) cerca la riconferma. A sfidarlo ci sarà per il centrodestra Maria Domenica D'Alessandro. I grillini si affidano a Roberto Gravina, mentre Paola Liberanome sarà la rappresentante di Io amo Campobasso. Orlando Iannotti porterà avanti la battaglia dei Forconi

POTENZA Anche qui sono cinque i candidati a sindaco. Mario Guarente, con buone chance, punta a diventare il primo leghista a guidare un capoluogo del Mezzogiorno. Il centrosinistra punta tutto su Bianca Andretta, mentre Valerio Tramutoli guida Basilicata possibile. Il M5s ha scelto Marco Falconeri, mentre Potenza nel cuore spera in un buon risultato di Giuseppe Ferraro.

Le altre sfide chiave

Sono molte le città sopra i centomila abitanti che saranno fondamentali per spostare l'ago della bilancia da una parte o dall'altra. Ecco quali osservare da vicino.

BERGAMO Il sindaco uscente Giorgio Gori (Pd) se la dovrà vedere con il candidato del centrodestra Giacomo Stucchi. Il M5s si affida a Nicholas Anesa, mentre Bergamo in Comune punta su Francesco Macario.

FERRARA I duellanti sono otto. Il centrodestra crede in Alan Fabbri, mentre il Pd punta su Aldo Modonesi. Il M5s sostiene Tommaso Mantovani. Moltissimi i civici: Alberto Bova, Andrea Firrincieli, Giorgio Massini e Francesco Rendine. Roberta Fusari sarà la candidata di +Europa, Azione Civica e Coalizione Civica.

MODENA Il sindaco uscente Gian Carlo Muzzarelli del Pd se la dovrà vedere con Stefano Prampolini, sostenuto dal centrodestra. Andrea Giordani sarà il candidato del M5s. Completano la rosa Sergio Celloni (Gol), Carolina Coriani (Modena Volta Pagina), Ciznia Franchini (Modena Ora) e Luca Ghelfi (Identità e Azione).

REGGIO EMILIA La sfida tra centrosinistra, rappresentato dal sindaco uscente Luca Vecchi, e centrodestra, che schiera Roberto Salati, sarà quella più accesa. Il M5s con Rossella Ognibene e i due civici Daniele Codeluppi e Cinzia Rubertelli sono gli altri candidati.

PRATO Il sindaco uscente Matteo Biffoni (Pd) dovrà affrontare Daniele Spada (Lega, Forza Italia e Fd'I). Il M5s proverà a inserirsi con Carmine Maioriello. I civici sono Marilena Garnier (Per Prato, Cittadini Pratesi), Aldo Milione (Prato Libera e Sicura), Emilio Paradiso (Lega Toscana) e Mirco Rocchi (Prato in Comune).

LIVORNO Il M5s prova a riconfermarsi, dopo Filippo Nogarin, candidando Stella Sorgente. A contenderle la poltrona di sindaco sarà Luca Salvetti (Pd). Il centrodestra schiera Andrea Romiti. Tantissimi i civici: Ina Dhimgjini, Marco Bruciati, Carina Vitulano, Barbara La Comba e Marco Cannito. Luigi Moggia rappresenterà il Partito comunista italiano.

FORLÌ Il Pd ha candidato Giorgio Calderoni, che dovrà affrontare Gian Luca Zattini del centrodestra. Daniele Vergini rappresenterà il M5s. Due i civici: Marco Ravaioli e Veronica San Vincente.

PESCARA Corsa a otto. Il Pd punta su Marinella Sclocco, mentre il centrodestra ha virato su Carlo Masci. Il M5s ha scelto Erika Alessandrini. CasaPound schiera Mirko Iacomelli. Quattro i civici: Gianluca Baldini, Carlo Costantini, Gianni Teodoro e Stefano Civitarese.

FOGGIA Franco Landella del centrodestra spera nella riconferma. Il centrosinistra punta su Pippo Cavaliere. Giovanni Quartato è l'uomo di punta dei grillini. In lizza anche due civici: Giuseppe Mainiero e Giuseppe Petrosa.

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Quando si vota, cosa serve e quando inizia lo spoglio

Domenica 26 maggio si potrà votare dalle 7 alle 23. Gli elettori devono votare presso il seggio elettorale in cui sono iscritti. Per conoscere il proprio seggio ci si può rivolgere al proprio comune di residenza. Prima di andare al seggio, controllate di avere un documento di identità e il tesserino elettorale con voi. Lo spoglio delle schede delle elezioni amministrative inizierà solo dopo la conclusione di quello riguardante le elezioni europee. Si comincerà lunedì 27 maggio alle ore 14 e i risultati dovrebbero essere comunicati lo stesso pomeriggio.

Come si vota

Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni:

NEI COMUNI FINO A 15MILA ABITANTI Si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sul candidato sindaco e sulla lista collegata al medesimo candidato. In ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

VOTO DISGIUNTO SOLO NEI COMUNI CON PIÙ DI 15MILA ABITANTI​ Nei comuni più popolosi, si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco. Oppure si può tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sul candidato sindaco e su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco. In entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri. Si può anche decidere di optare per il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco e un altro segno su una lista non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata. È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 9 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

I VOTI DI PREFERENZA Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza. Nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile e un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.