Federica Brignone (Ansa)
Le Olimpiadi possono regalare grandi gioie ma anche grandi delusioni. E' il caso della tedesca Lena Duerr, prima a metà gara della slalom ma alla fine solo quarta per sette centesimi. Dal possibile oro alla medaglia di legno in un minuto. Vince Petra Vlhova, in rimonta dopo una brutta prima manche, seconda Liensberger, terza Holdener. Shiffrin è uscita nella prima manche, Brignone nella seconda.
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Vlhova rimonta, delusione Duerr
Sorprese nella prima manche, Shiffrin esce dopo poche porte e da undici anni non usciva consecutivamente in slalom e gigante, Vlhova invece non si ritrova con la neve ed è ottava. Big in crisi. Lotta serrata per la vittoria con Duerr con 3 centesimi su Gisin e 12 su Hector, oro in gigante. Miglior azzurra Federica Brignone ventesima, fuori dalle 30 Gulli e Della Mea. Nella seconda non ci sono grandi rimonte da lontano, infatti l'unica che la porta a termine a Vlhova, su tracciato disegnato dal suo allenatore, che recupera dalla settima posizione con 72 centesimi di ritardo fino all'oro, che è del tutto meritato. 1'44"98 per la slovacca che batte di appena 8 centesimi Liensberger, settima nella prima, e di 12 Holdener, quinta a metà gara. Le deluse. Per prima la tedesca Duerr, troppo difensiva nella seconda manche e con il cronometro che le fa perdere tutti e 72 i centesimi accumulati nella prima: la delusione è cocente perché la posizione finale è la quarta a 7 centesimi dal podio. Delusa anche Gisin, compagna di De Aliprandini, che scende dal secondo al sesto posto dietro anche alla sorpresa Slokar. Può imprecare anche Hector, che stava andando come un treno nella seconda manche ma ha inforcato all'imbocco del muro. Male le italiane, Della Mea e Gulli sono rimaste fuori dalla trenta, mentre Brignone, ventesima nella prima manche, è uscita nella seconda. Per Federica comunque un buon allenamento in vista combinata.