Scuole a Ischia, via alla riapertura sull'isola. A Casamicciola rimarranno chiuse

Le lezioni riprendono lunedì 5 dicembre. I tecnici hanno escluso problemi di staticità delle classi nel Comune colpito dalla frana. "Il problema è legato alla viabilità", spiega la commissaria Simonetta Calcaterra. Domani nuovi sopralluoghi su 430 case a rischio

Ischia (Napoli), 4 dicembre 2022 – Riapriranno domani mattina le scuole sull'isola di Ischia: rientro in classe per gli studenti di elementari e medie dislocate sul litorale, tranne quelle di Casamicciola. Nel Comune epicentro della frana – che la scorsa settimana ha travolto e ucciso 11 persone, con una donna ancora dispersa – la ripartenza delle scuole è stata congelata: le strade sono ancora sommerse dal fango e sono un migliaio le persone sfollate all’interno della zona rossa. Le scuole superiori dovrebbero invece ricominciare mercoledì 7 dicembre

Un pool di esperti domani mattina passerà al setaccio i 430 edifici che risultano a rischio, oltre i 50 distrutti dalla frana. Sull'isola, da questa sera, ci sarà Nicola Casagli, geologo di fama internazionale intervenuto su casi complessi come il riequilibrio della Costa Concordia, delle frane di Rigopiano e della Marmolada. Se le case risulteranno stabili, verranno firmate ordinanze nominali per fare rientrare gli sfollati. Verrano installati radar hi-tech per monitorare l'andamento della frana e, nel caso di nuovi smottamenti, per inviare l'allarme in tempo reale. 

Guido Parisi a Ischia per salutare il personale impegnato nelle operazioni di soccorso
Guido Parisi a Ischia per salutare il personale impegnato nelle operazioni di soccorso

Radar hi-tech per monitorare la frana

Per monitorare lo stato idrogeologico complessivo di Ischia, e in particolare tenere sotto controllo la frana di Casamicciola, sarà da questa sera sull'isola Nicola Casagli, geologo di fama internazionale dell'università di Firenze, il cui gruppo di lavoro ha già operato su scenari come la valanga di Rigopiano o la frana della Marmolada.” A Casagli – spiega il direttore della protezione civile campana, Italo Giulivo – si chiederà in particolare l'installazione di un radar hi-tech per monitorare anche minimi spostamenti della frana di via Celario, in modo da poter lanciare in modo tempestivo eventuali allarmi. Sorvegliata speciale sarà anche la frana abbattutasi lungo un'arteria fondamentale per la viabilità sull'isola, la statale 270, attualmente percorribile solo a senso unico alternato”.

Scuole chiuse a Casamicciola: ecco perchè

Al momento non sono stati rilevati problemi di staticità degli edifici scolastici di Casamicciola, ma le strade sono ancora impercorribili. Lo ha confermato oggi il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, al termine del vertice congiunto tra Centro coordinamento soccorsi e Centro operativo comunale di Casamicciola. "Le scuole di Casamicciola – ha spiegato la commissaria straordinaria del Comune, Simonetta Calcaterra – sono state oggetto di un sopralluogo. Non recano fortunatamente problemi alla staticità e all'agibilità, il problema che condiziona la scelta di chiusura delle scuole di Casamicciola è determinato prevalentemente dalla problematica legata alla viabilità, che al momento si avverte nel Comune, sia perché ci sono strade non ancora liberate dal fango, e perché in altre la percorrenza è permessa solo ai mezzi di soccorso. Alcune di queste strade dovrebbero essere percorse per arrivare a scuola, quindi è consigliabile evitare che le strade siano affaticate anche dal traffico cittadino”.

Case inagibili: cosa dicono gli esperti?

Sono 480 gli edifici inagibili, tra zona rossa e zona gialla: 50 sono stati distrutti dalla frana, mentre domano domani mattina saranno effettuati controlli di stabilità sulle altre 430 case a rischio sul territorio di Casamicciola. I sopralluoghi saranno diretti da una squadra speciale di vigili del fuoco e geologi che, casa per casa, valuterà se la struttura ha retto alla frana e se il terreno accanto è stabile. “Si tornerà su tutti i manufatti che erano già stati oggetto di un primo sopralluogo. Monitoraggi per portare un parere esperto sulla condizione dei fabbricati coinvolti dalle frane”, spiega il direttore della protezione civile della Campania, Italo Giulivo.

Una volta che l'abitazione sarà considerata agibile, “saranno emesse singole ordinanze di rientroper le persone sfollate, spiega la commissaria prefettizia del Comune, Simonetta Calcaterra. Sull'isola, da domani, ci saranno anche specialisti dell'università di Firenze, già impegnati per casi complessi come il riequilibrio della Costa Concordia, delle frane di Rigopiano e della Marmolada. "Impianteranno dei radar a ridosso della frana in via Celario e via Morgera con i quali monitoreranno lo spostamento della terra e in caso di allarme manderanno un immediato messaggio di allerta, spiega Giulivo.

La mappatura del rischio

"Oggi abbiamo fatto un lavoro di sovrapposizione degli edifici ricompresi nelle situazioni di rischio rossa e gialla con gli edifici inagibili a seguito del terremoto del 2017. È stato riscontrato - ha spiegato il commissario per l’emergenza, Giovanni Legnini – che dei 640 edifici che sono classificati ai fini della pericolosità del grado di rischio, precisamente 480 edifici in zona rossa e 160 in zona gialla, circa 160 sono già inagibili a seguito del sisma. Quindi il numero degli edifici resi temporaneamente indisponibili si riduce da 640 a 480. Di questi 480 edifici, una parte, circa 50 ma è un numero in via di definizione, è certamente o distrutta o inagibile, quelli più a monte e più prossimi al punto di innesco della frana. Sui residui 430 edifici domani mattina inizieranno nuove verifiche".