Covid Napoli, terapia intensiva neonatale Policlinico: 30 bimbi su 80 da mamme positive

Il sindacato Sumai invoca obbligo vaccinale per donne in gravidanza, chiede più operatori e distribuzione dei casi su altri ospedali: "Siamo allo stremo"

Un reparto di terapia intensiva neonatale durante il Covid

Un reparto di terapia intensiva neonatale durante il Covid

Napoli, 9 gennaio 2022 - "La situazione nella Terapia Intensiva Neonatale e nel reparto di Ginecologia e Ostetricia della Federico II non è più sostenibile. Ad oggi sono più di 80 i neonati ricoverati dei quali più di 30 nati da madri positive al virus. Lavorare in queste condizioni significa mettere a rischio la vita dei pazienti ed esporre i medici ad un alto pericolo di commettere errori". Gabriele Peperoni, vicepresidente nazionale del Sumai, il Sindacato degli specialisti ambulatoriali, lancia un allarme sull'evoluzione dei contagi registrata negli ultimi giorni in Campania.  Covid Campania, 9 gennaio, 11.815 contagiati, 5 decessi, 1.107 ricoverati  

Esplosione di casi anche in gravidanza

"I colleghi della specialistica ambulatoriale e gli altri colleghi in servizio in questi reparti sono allo stremo, non è possibile pensare di andare avanti in questo modo". A mettere in crisi il sistema assistenziale per le mamme in gravidanza e per i neonati che hanno necessità di essere ricoverati in Terapia intensiva neonatale, si sottolinea dal Sumai, è l'esplosione dei casi unita alla mancanza di supporto da parte di altri ospedaliCovid, vescovo e medico vieta ai preti no vax di dare ostia ai fedeli

Bimbi nati col Covid e prematuri negli stessi ambienti

Il vicepresidente del Sumai sottolinea che "il Policlinico non può reggere in queste condizioni e di certo non può essere lasciato solo. È essenziale che la rete dell'emergenza Covid per le donne gravide e i neonati possa distribuire il carico di lavoro anche su altre strutture".  A spingere il Sumai a lanciare l'appello è una situazione considerata ormai al limite: gli oltre 30 bambini nati da donne positive al Covid si vanno ad aggiungere ad altri 50 nati prematuri o che comunque necessitano di ricovero nella intensiva neonatale.  "Questo avviene in ambienti - dice Peperoni - nei quali non è più possibile tenere debitamente separati i bimbi in attesa dell'esito dei tamponi".  Covid oggi: i dati del 9 gennaio in Italia. Il bollettino con contagi, ricoveri, morti  

Tra le richieste l'obbligo vaccinale per le donne in gravidanza

Tre le richieste che il Sumai avanza: "È essenziale che la Regione individui una rete di presidi che possano accogliere e dare assistenza ai neonati e alle donne positive in gravidanza. Serve un maggior supporto di personale per la Terapia intensiva neonatale della Federico II. Ma soprattutto è necessario che il Governo intervenga subito per decidere l'obbligo vaccinale nelle donne in gravidanza che sono oltre il terzo mese. Non agire adesso sarebbe un grave errore, in questo contesto il rischio di decessi aumenta".