"I Wagner come drogati a Bakhmut. Combatterli è come essere in un film di zombie"

Il racconto choc alla Cnn di due soldati ucraini usciti vivi dai sanguinosi scontri a Bakhmut

Kiev, 1 febbraio 2023 - Combattere contro i Wagner è come essere in "un film di zombie", hanno spiegato alla Cnn due soldati ucraini, Andriy e Borisych, nascosti in un bunker a sud di Bakhmut, ormai in mano ai russi. I mercenari di Putin avanzano senza tregua, invasati, in trance da combattimento, senza badare alle perdite e ai compagni morti, hanno raccontato i due militari di KIev.   

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Un mercenario Wagner (Ansa)
Un mercenario Wagner (Ansa)

Avanzano sui corpi dei compagni

"Si arrampicano sui corpi dei loro compagni, sembra molto, molto probabile che abbiano preso delle droghe prima dell'attacco", ne sono quasi certi i due militari di Kiev. "Un giorno abbiamo combattuto dieci ore di seguito, non erano ondate, era senza interruzioni. Era come se non smettessero di arrivare", i fucili Ak-47 andavano fatti raffreddare, e cambiati continuamente perchè incandescenti. 

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Senza tattica, senza tregua

Una tattica militare assente, a sprezzo della vita dei soldati: "Noi eravamo 20 e loro almeno 200", racconta uno dei due combattenti ucraini, spiegando la follia dell'attacco "di forza" dei Wagner: "I mercenari formano dei gruppi, diciamo dieci uomini, avanzano di dieci metri e poi iniziano a scavare una trincea per mantenere la posizione". Di seguito arrivava un altro gruppo: "E' così che, passo dopo passo, cercano di avanzare, perdendo nel frattempo moltissimi uomini", spiega Andryi.

Come drogati, le armi erano incandescenti

Poi quell'impressione che fossero alterati da qualcosa, come drogati: "Il soldato alla mitragliatrice stava diventando matto", continua il racconto. I soldati ucraini spiegano che il compagno era sicuro di aver colpito gli avversari, ma quelli non cadevano, lo facevano solo dopo un po', quando cominciavano a sanguinare. E continuavano ad attaccare, e a morire, fino a quando le forze ucraine non hanno esaurito i proiettili e si sono ritrovate circondate. Da lì sono fuggiti lanciando granate, e ora stazionano nascosti nei boschi.

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Un prigioniero disperato

Andriy ha raccontato anche di aver catturato un prigioniero della Wagner, che gli ha confermato la disperazione di chi si arruola nel gruppo di mercenari (Per cancellare la fedina penale da spacciatore, ha raccontato al soldato ), e dell'assenza di tattica militare, e di considerazione per la vita umana, dei suoi superiori. Ma perchè lo fai? "Abbiamo paura di Putin", gli ha risposto.