Terremoto in Turchia, crolla il castello di Gaziantep. Fu costruito quasi 2mila anni fa

Il monumento fa parte del patrimonio Unesco. La fortezza romana del terzo secolo ospitava anche un museo di storia con un'importante collezione di arte e reperti architettonici

Ankara, 6 febbraio 2023 - Tra le centinaia di palazzi distrutti dal terremoto di magnitudo 7.9 della scorsa notte in Turchia c'è anche il castello di Gaziantep, fortezza romana del terzo secolo. La città che ospitava il monumento patrimonio Unesco è tra le località più colpite, situata solo a decine di chilometri dall'epicentro. Il roccaforte svettava sull'altopiano sito nel Sud della Turchia da quasi duemila anni, proteggendo la città di Gaziantep nata sulle ceneri dell'antica Antiochia ad Taurum. È resistito al morso del tempo fino a ieri notte, quando la scossa devastante, che ha provocato migliaia di morti, lo ha spazzato via. Una perdita enorme dal punto di vista culturale, non solo perché era antichissimo, ma anche perché ospitava una vasta collezione di arte.

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Il castello di Gaziantep prima e dopo il terremoto (Wikipedia/frame video)
Il castello di Gaziantep prima e dopo il terremoto (Wikipedia/frame video)

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La storia del castello

La prima costruzione risale addirittura agli ittiti che edificarono un osservatorio militare migliaia di anni fa (tracce di insediamenti portano le lancette del tempo indietro di 6.000 anni rispetto a noi), anche se furono i romani a realizzare in quel luogo la prima vera fortezza tra il II e III secolo dopo Cristo. Nel sesto secolo subì ulteriori ampliamenti e rinnovamenti sotto l'imperatore Giustiniano (tra il 527 e il 565 d.C.) che fece erigere 36 torri a difesa di un bastione circolare con una circonferenza di circa 1.200 metri. Dopo un periodo di declino, furono i turchi Selgiuchidi a riedificare sull'antica struttura e le antiche mura una nuova fortezza: dopo aver sconfitto l'esercito dell'imperatore Romano IV Diogene nella battaglia di Manzicerta (26 agosto 1071), si impadronirono di questa zona e riedificarono il castello sulla collina della città di Antep (il suffisso Gazi- fu aggiunto dopo l'8 febbraio 1921, giorno della resa alle truppe francesi, per celebrare l'eroica resistenza della città. 'Gazi' infatti in turco significa 'guerriero vittorioso'), uno sperone roccioso che domina l'altopiano circostante. Durante le Crociate, Antep passò ai cavalieri occidentali nel 1098 e da allora appartenne al Principato di Antiochia. Nel 1230 i crociati cristiani ricostruirono il castello per controllare i commercianti che procedevano lungo il fiume Orontes. Dopo la conquista araba nel 1480, fortificazioni furono aggiunte per garantire la sicurezza della città sottostante. Durante il regno dell'imperatore ottomano Suleyman I il Magnifico, (1520-1566), il castello di Gaziantep subì quindi numerose modifiche: gli ottomani rafforzarono le mura, aggiunsero una cinta interna e cambiarono l'aspetto estetico della fortezza, facendola sembrare un'opera d'arte militare, status che ha mantenuto fino ad oggi. Nel 1940 perse la funzione di difesa della città e la fortezza divenne un museo di storia, con una vasta collezione di arte e reperti architettonici, inclusi mosaici e pavimenti in ceramica e importanti oggetti dell'epoca neolitica, ittita e romana. Tutto, probabilmente, adesso è andato perduto col terremoto.

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