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Russia, la potenza nucleare tattica: "Attacchi chirurgici e radioattivi"

Il generale Camporini: lo zar può usare missili per conquistare perimetri limitati distruggendo tutto

Il presidente russo Putin (Ansa)

Il presidente russo Putin (Ansa)

Roma, 22 settembre 2022 - L’Occidente si chiede se nell’ultimo giro di poker della guerra in Ucraina l’Orso russo bluffa senza nemmeno una doppia coppia in mano o se davvero vuole osare oltre i limiti. Il discorso di Vladimir Putin con il volto sempre più gonfio lancia minacce nucleari, ipotizza armi segrete, vagheggia di improbabili svolte nel conflitto.

Generale Vincenzo Camporini, lei da analista e capo di Stato maggiore di Aeronautica e Difesa, come interpreta la dichiarazione di mobilitazione parziale fatta dallo zar Putin? "Putin mobilita per la prima volta dalla seconda guerra mondiale una prima tranche di 300mila riservisti perché le truppe sul campo sono stremate e non hanno conseguito gli obiettivi. È una situazione già vista in Afghanistan dove i russi fallirono e poi si arrivò alla dissoluzione dell’Unione sovietica".

Che rischi presenta la mobilitazione? "Uno politico: l’opinione pubblica potrebbe reagire con grande sfiducia. E uno pratico: togliere dall’impegno sul lavoro 300mila uomini fra i 30 e i 50 anni per mandarli al fronte, con le sanzioni che mettono in difficoltà il Paese, potrebbe essere un autogol. Putin sta giocando il tutto per tutto e lancia un messaggio: siamo sotto attacco dell’Occidente, bisogna reagire".

Mobilitazione parziale in Russia, la gente fugge per non andare in guerra

Bluff o escalation? "Non è un bluff, ma un ulteriore passo avanti nella scellerata operazione speciale di Mosca. Molti riservisti però non vedono un fucile da anni, devono essere addestrati ed equipaggiati. La capacità militare sul campo non otterrà rinforzi significativi. L’esercito russo è in difficoltà anche con i rifornimenti di materiale bellico, tanto che compra munizioni dalla Corea del Nord".

Quali sono le armi di cui minaccia l’uso Putin? "Non lo ha spiegato nel dettaglio. Certamente allude anche ai missili ipersonici (Kinzhal ndr ), alla flotta di sottomarini nucleari di ultima generazione e siluri nucleari a lunga gittata. Armamenti che, però, non sono impiegati nel teatro ucraino. È una minaccia lanciata all’Occidente a scopo terroristico".

Ipotizza anche sistemi nucleari. "La Russia dispone di due tipi di armi nucleari. Quelle tattiche vanno da 0,6 a 2 Kiloton, l’equivalente di 600-2.600 tonnellate di tritolo e possono spazzare via un intero agglomerato urbano o una città. Quelle strategiche si misurano in megaton. Se le utilizza anche l’avversario allora è guerra totale nucleare".

Le armi nucleari tattiche come possono essere utilizzate? "Con vettori di vario tipo. Si possono usare sistemi di artiglieria a terra, razzi lanciati da aerei, o bombe sganciate sull’obiettivo".

Qual è il loro impiego sul campo? "Se devo conquistare un territorio sul teatro di battaglia, anniento un perimetro limitato distruggendo tutto, poi si fa un cordone sanitario intorno all’area delle possibili radiazioni".

Le contaminazioni nucleari quanto possono durare? "Anche decine di anni".

A che distanza possono produrre i loro effetti le nucleari tattiche? "Dipende. Sono di solito missili a media gittata con un raggio di circa 100 chilometri, ma anche oltre. Pure i micidiali missili ipersonici Kinzhal tanto evocati da Putin possono essere attrezzati con testata nucleare".

Dove sono le principali batterie schierate a terra? "Conosciamo la concentrazione maggiore che si trova a Kaliningrad, enclave russa tra Polonia e Lituania con accesso al Mar Baltico. Lì ci sono missili con una gittata che può arrivare fino a 500 chilometri. Mosca li ha battezzati 9K720 Isklander, che è il nome russo di Alessandro magno. Sono in dotazione dal 2006. In quell’area preoccupano soprattutto i Paesi baltici".

L’Occidente ha capacità di difesa? "Intanto va detto che dispone degli stessi mezzi e di tecnologia superiore, perché i russi hanno grande capacità ingegneristica, ma minore qualità industriale. Poi l’Occidente, soprattutto gli Stati Uniti, sono in grado di intercettare e distruggere con alta probabilità i missili nucleari tattici. Il sistema Patriot è molto efficiente. Attenzione però: si evita che venga colpito l’obiettivo, ma il materiale nucleare cade ugualmente a terra con le conseguenze del caso".