Gas, l'Ungheria ottiene una fornitura extra da Mosca. Gazprom: "Manutenzione impossibile"

Il governo di Orban ha raggiunto un accordo con Mosca per un massimo di 5,8 milioni di metri cubi in più al giorno, in aggiunta a quanto già riceve. Ceo di Gazprom: "Le sanzioni impediscono la manutenzione"

Nord Stream (Imagoeconomica)

Nord Stream (Imagoeconomica)

Budapest, 31 agosto 2022 - Mentre l'Europa tenta di sottrarsi alla dipendenza dal gas russo, l'Ungheria di Orban firma un contratto con Gazprom per una fornitura extra, pari ad un massimo di 5,8 milioni di metri cubi in più al giorno. Comunque da stanotte il gasdotto Nord Stream 1 ha smesso di pompare gas dalla Russia verso l'Europa per i lavori di manutenzione di 3 giorni, in teoria, annunciati da Gazprom. E propio il Ceo della multinazionale russa, Alexei Miller, mette subito in dubbio il tempo di stop previsto perché la manutenzione è resa impossibile dalle sanzioni contro la Russia. Intanto gli stati Ue continuano a incamerare metano, le riserve di gas in Italia al 30 agosto 2022 erano piene all'81,93% (158,4925 Terawattora), davanti a una media dell'80,17% (890,5369 TWh) negli altri stati dell'Unione. 

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Ungheria

Oggi con un tweet Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese Viktor Orban, ha annunciato la soluzione trovata dall'Ungheria, in barba alla Ue, per sopperire alla mancanza di gas: "Firmato un contratto con Gazprom per la fornitura di massimo 5,8 milioni di metri cubi circa di gas naturale in più su base giornaliera, in aggiunta alla quantità contrattuale già in essere", che aggiunge un'assicurazione ai concittadini: "L'approvvigionamento energetico dell'Ungheria è sicuro". Budapest sempre più vicina a Mosca, visto che 4 giorni fa l'azienda pubblica russa dell'energia nucleare Rosatom annunciava l'inizio nelle prossime settimane della costruzione di due nuovi reattori nucleari in Ungheria. 

Manutenzione o scusa 

La manutenzione al punto di ricezione di Greifswald, in Germania, già progammata però non ha convinto Bruxelles, che teme lo stop alle forniture dalla Russia. Mosca ha sempre negato che il gas sia usato come arma contro le sanzioni Ue per l'invasione dell'Ucraina, ma le riduzioni di flusso e gli stop possono far crollate intere filiere economiche. E come ha sempre temuto Bruxelles i tre giorni vengono già messi in forse dalle parole di Alexei Miller, boss di Gazprom, che ha attaccato l'Occidente: "Non è possibile eseguire una manutenzione rilevante delle apparecchiature del Nord Stream 1 a causa delle sanzioni occidentali". E lo ha fatto nel primo giorno di stop. Miller ha sottolineato che Siemens Energy non è in grado di svolgere la regolare manutenzione del Nord Stream sempre per colpa delle sanzioni.

I prezzi d'inverno voleranno

I prezzi del gas in Europa nei periodi di picco invernale potrebbero schizzare "fino a 4.000 dollari per mille metri cubi" (l'equivalente di circa 385 euro per megawattora), ha continuato Miller, citato da Bloomberg. Oggi i future del gas all'hub di riferimento Ttf sono circa 240 euro per megawattora, quasi cinque volte rispetto a un anno fa.

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