Tetto al prezzo del gas: cos'è il meccanismo del price cap. La guida

Bruxelles fissa il prezzo a 90 euro. Così la quotazione si forma al mercato all’ingrosso di Amsterdam

Dopo mesi di stallo, l’Unione Europea potrebbe presto trovare un accordo sull’agognato tetto europeo al prezzo del gas, ottenuto dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi. L’accelerazione sul price cap è arrivata quando la Germania ha messo da parte i suoi dubbi sull'efficacia della misura. Da lì, si è arrivati a parlare di una riforma strutturale del mercato dell’elettricità, che includa anche il disaccoppiamento (decoupling) del prezzo del gas da quello dell’energia sui mercati all’ingrosso. Di queste misure si parlerà al vertice dei ministri dell’Energia in programma per venerdì 9 settembre. Lo scopo è quello di trovare subito un accordo e approvare tutto in pochi giorni.

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Come funziona il prezzo

Il prezzo del gas in Europa è andato fuori controllo negli ultimi mesi: si è passati da 27 euro a megawattora di un anno fa a circa 90 euro della primavera 2022 agli oltre 330 euro della settimana scorsa. Il 29 agosto ha dato segnali di inversione di rotta, e ieri è sceso intorno a 260-270 euro, ma è sempre su livelli troppo alti per le aziende e le famiglie. Il prezzo sale principalmente a causa delle tensioni con la Russia, primo fornitore di metano in Europa, che sta utilizzando l’energia come strumento di pressione per convincere la Ue a togliere le sanzioni economiche. Il colosso russo del gas Gazprom ha già ridotto i flussi e ha annunciato che chiuderà il gasdotto Nord Stream 1 con la scusa della manutenzione dal 31 agosto al 2 settembre. Ieri i russi hanno annunciato anche che non forniranno più gas alla Francia.

Come si forma il prezzo

Il prezzo si forma sul mercato all’ingrosso di Amsterdam, il TTf (Title Transfer Facility), un mercato virtuale all’ingrosso dove sono scambiati i cosiddetti futures, contratti che danno il diritto di comprare un bene (in questo caso il gas) in un determinato periodo. Sul TTf quindi si trovano contratti con scadenza settembre 2022, che danno il prezzo di riferimento con consegna a settembre, ma ci sono futures con scadenza più lontana che danno l’idea della tendenza. In questi giorni il prezzo scende perché alcuni operatori comprano i contratti futures sul gas non perché vogliono arrivare a scadenza e comprare la materia prima, ma per speculazione e quindi ritengono conveniente vendere ai prezzi record della settimana scorsa per guadagnare soldi reali.

Chi compra e vende

Gli operatori che hanno consentito la pubblicazione del nome sul Ttf sono 148, e di quattro tipi: produttori di gas; riempitori di stoccaggi, che lucrano sul differenziale di prezzo estate/inverno (ormai azzerato, tutto è caro come il fuoco); operatori di rete; gruppi integrati, che bilanciano la produzione e le vendite finali. Una quindicina sono nomi italiani, dai big "verticali" Eni, Enel, Edison agli intermediari Hera, Sorgenia, Repower, Estra, Dolomiti Energia, fino ai piccoli trader.

Come funziona il price cap

L’ipotesi su cui sta lavorando la Commissione Ue prevede di individuare un meccanismo per fissare un tetto nelle piattaforme di negoziazione del gas, ovvero un prezzo al di sopra del quale gli operatori europei non possono comprare. La soglia massima su cui si sta ragionando sarebbe intorno ai 90 euro a megawattora e, in ogni caso, non oltre i 100 euro. Una decisione attesa, ma finora mai approvata per il timore che in risposta la Russia possa decidere di bloccare del tutto la fornitura del gas, che al momento viaggia già al 20% del suo potenziale. Ma le ripetute interruzioni stabilite in questi mesi da Mosca e la crisi che sta colpendo le imprese di tutta Europa sembrano aver convinto anche i Paesi più prudenti a giocarsi il tutto per tutto.