Anonymous svela i piani di Putin: "Ecco le mappe, guerra Ucraina decisa il 18 gennaio"

Il collettivo hacker posta su Twitter alcuni "documenti presi alle truppe russe"

Uno dei documenti diffusi da Anonymous

Uno dei documenti diffusi da Anonymous

Roma, 2 marzo 2022 - Nuovo attacco di Anonymous a Vladimir Putin, a cui nei giorni scorsi ha giurato guerra. Il collettivo hacket ha pubblicato sul proprio profilo Twitter alcuni documenti che rivelerebbero le mappe e le date dell'invasione russa in Ucraina. "Documenti presi alle truppe russe mostrano che la guerra in Ucraina è stata approvata il 18 gennaio e che il piano iniziale per colpire l'Ucraina prevedeva un attacco dal 20 febbraio al 6 marzo", si legge sul profilo ufficiale social.  Secondo il New York Times, che cita fonti dell'amministrazione Biden, la Cina era a conoscenza delle intenzione di Putin - che in base a questi documenti sembrano chiare - e a inizio febbraio avrebbe chiesto al Cremlino di non invadere prima della fine delle Olimpiadi, terminate proprio domenica 20 febbraio.

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Nella prima pagina dei documenti diffusi dagli hacker si legge in cirillico "Flotta del Mar Nero" e "Mappa di lavoro". Non è stato possibile constatare l'autenticità dei documenti. Sempre su Twitter l'analista di sicurezza Micheal Horowitz sostiene che i documenti siano stati scoperti dal ministero della Difesa di Kiev "sul campo". 

Giallo sull'attacco all'agenzia spaziale Roscosmos

Ma non finisce qui. Il gruppo di hacker 'NB65', affiliato ad Anonymous, ha dichiarato di aver colpito il centro di controllo dell'agenzia spaziale russa Roscosmos. Quest'ultima ha smentito di aver perso il controllo dei propri satelliti (come invece sostenuto dai pirati informatici), ma ha 'congelato' il lancio di 36 satelliti della costellazione OneWeb per le connessioni internet, previsto con un razzo Soyuz, chiedendo l'uscita del governo britannico dall'azienda anglo-indiana e garanzie sull'uso non bellico dei satelliti.

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Il direttore generale Dmitry Rogozin, in un'intervista a Russia24, ha detto che l'attacco hacker è stato bloccato dal sistema automatico di protezione, ma ha anche rilevato che gli attacchi alle infrastrutture spaziali possono essere considerati motivi di guerra. La campagna di lancio dei satelliti OneWeb avrebbe dovuto concludersi il 4 marzo con la partenza dal Cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan. Parallelamente allo scontro sui satelliti OneWeb, Roscosmos ha annunciato che un primo gruppo di tecnici russi ha lasciato il Centro spaziale europeo in Guyana Francese.

La Nasa invece a margine del lancio del satellite meteo Goes-t ha detto che proseguirà a utilizzare gli Atlas V, razzi i cui motori del primo stadio sono di fabbricazione russa, anche senza il supporto del personale finora messo a disposizione da Roscosmos. L'agenzia spaziale americana ha aggiunto che continuerà a utilizzare i motori ancora in suo possesso, prima di sostituirli con nuovi propulsori. 

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